“NON FATEVI CONSIGLIARE DAL CATTIVO MAESTRO”. LA MAGGIORANZA TIRA LE ORECCHIE A LI VOTI, LUPO E FARRUGGIA

Il duello politico tra maggioranza e parte dell’opposizione si alimenta a colpi di carta. Note stampa che hanno le sembianze degli aeroplanini di carta che gettano, però, missili al vetriolo. L’argomento di questi giorni è il paventato aumento dei costi per la raccolta dei rifiuti di 290 mila euro annui. Una determina proposta dall’Ufficio ragioneria, ma stoppata e non discussa in Consiglio comunale.

Oggi sono i consiglieri di maggioranza, Maria Grazia Angileri, Antonino Armenio, Davide Caico, Paolo Caternicchia, Rossella Failla, Nicola Inglese, Francesco Montalbano, Ina Picarella, Giuseppe Tortorici, Giuseppe Tramuta e Rita Zicari, a replicare ad una parte della minoranza, precisamente ai consiglieri Li Voti, Lupo e Farruggia. La maggioranza considera la nota dei tre consiglieri della minoranza come un “arnese politico oramai in disuso, animato soltanto da rancorosa ostilità nei confronti della città, forse perché per ben due volte sonoramente bocciato all’elezioni dai riberese, strumentalizza tre innocenti consiglieri comunali fungendo da cattivo “maestro”.

Insomma, è abbastanza chiaro che la maggioranza quando scrive “il maestro” si riferisce all’ex sottosegretario alla Sanità, Nenè Mangiacavallo al quale dà la paternità delle note stampa sottoscritte dai tre della minoranza.

“A questi ultimi consigliamo di evitare di sottoscrivere documenti, preparati dal cattivo “maestro”, che hanno il solo scopo di danneggiare la città, tentando di instillare nei cittadini attraverso false, tendenziose e irreali ricostruzioni sentimenti che possano spingere ad attenuare il senso civico”, scrive la maggioranza. Per quanto riguarda il ritiro della proposta di incremento della Tari, la maggioranza sottolinea che aveva già espresso, pubblicamente attraverso il Sindaco e ufficiosamente in tutte le riunione con gli uffici la volontà di bocciare la proposta del dirigente dell’ufficio tributi.

“Il saldo rapporto di fiducia tra il Sindaco, la maggioranza e il Segretario Comunale non può essere scalfito da maldestri tentativi dei tre indottrinati consiglieri comunali e neanche dall’ improvvida conduzione del Presidente del consiglio pro-tempore, che non ha permesso all’amministrazione e alla maggioranza di esprimersi nella sede istituzionale”, conclude la maggioranza, auspicando “il ristabilirsi di un clima di correttezza, di responsabilità e di rispetto della verità, evitando di millantare meriti inesistenti”.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca