NOMINA CDA SOCIETA’ RIFIUTI, LA REGIONE SCRIVE AL COMMISSARIO FERRARA: “DISATTESE LE DIRETTIVE REGIONALI”

La questione riguarda i requisiti richiesti dalla direttiva n. 42575 del 28 ottobre scorso. Sull’intera questione necessita chiarezza e trasparenza

La nomina del Consiglio di Amministrazione della nuova società di rifiuti non ha rispettato le direttive regionali. E’ tutta qui la sostanza di una lettera firmata dal dirigente generale del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti, Marco Lupo, e inviata al Commissario Stroardinario della, Loredana Ferrara.

Dopo l’elezione avvenuta nelle settimane scorse del Consiglio di Amministrazione della nuova Srr, con Enzo Marinello presidente e altri due consiglieri, vi fu parecchia polemica. Dal nuovo Consiglio di Amministrazione furono estromessi i Comuni più popolosi dell’ex Ato, cioè Sciacca e Ribera, oltre ai Comuni di Caltabellotta e Calamonaci.

Addirittura, pochi giorni prima dell’elezione del Cda, Enzo Marinello ricevette l’incarico di responsabile del settore finanziario (Emolumenti 10.000 euro l’anno previsti dalla categoria D). “con delibera dirigenziale del presidente dell’Unione dei Comuni “Platani-Quisquina-Magazzolo”, Alfonso Frisco (determina n. 22 del 9 novembre 2013).

Perchè tale delibera di incarico? Perchè la Regione, attraverso il dipartimento dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, a firma dell’assessore Nicolò Marino e del dirigente Marco Lupo, aveva specificato coon la direttiva n. 42575 del 28 ottobre 2013 perentoriamente che i sindaci “per la nomina degli amministratori possono nominare esclusivamente soggetti scelti fra i dirigenti interni all’Ente Locale”. Ecco perchè l’incarico a Marinello, avvenuta pochi giorni prima dell’elezione a Presidente del Cda della nuova Srr. Insomma, due dei tre componenti del nuovo Cda non avrebbero avuto i requisiti richiesti dalla direttiva regionale.

Il Commissario Straordinario Ferrara formulò, dopo pochi giorni, un quesito a cui la Regione ha risposto per iscritto. Nella lettera, il dirigente Lupo scrive che l’assemblea dei soci (quindi dei sindaci) ha eletto un Cda disattentendo le direttive regionali. Ora, in terra siciliana, e in particolare in quella pirandelliana, vige la regola dell’interpretazione. La lettera della Regione non cita la parola “illegittimamente”, ma dice chiaramente che l’Assemblea ha disatteso le direttive impartite. Dunque, significa che l’elezione del Cda sarebbe avvenuta disattentendo i requisiti richiesti per la nomina degli amministratori della nuove società dei rifiuti. Del resto, se l’Assemblea avesse atteso le direttive, Lupo avrebbe scritto che tutto è ok. Così non è stato, invece.

Certamente, la lettera di Lupo produrrà effetti a catena. Un effetto potrebbe essere il ricorso per vie giudiziarie. La questione è davvero paradossale e necessita chiarezza da parte degli organi competenti.

Dal Commissario Ferrara ci si attende una posizione più chiara rispetto ad una vicenda che non brilla di chiarezza. Chiarezza richiesta dalla  gente, dai contribuenti, dai cittadini.

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