No Vax, perquisizioni in tutta Italia: indagati anche in Sicilia

Perquisizioni anche in Sicilia della Polizia di Stato di Torino nei confronti degli attivisti No Vax/No GreenPass più radicali affiliati al noto canale Telegram “Basta Dittatura”.

L’operazione (denominata “Basta Dittatura”) è stata realizzata – spiega una nota – a seguito delle indagini svolte sotto la direzione dei magistrati specializzati della Procura della Repubblica di Torino, gruppo terrorismo ed eversione, con la partecipazione diretta dei Compartimenti Polizia Postale e delle Digos territoriali, sotto il coordinamento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.

L’autorità giudiziaria competente ha ravvisato nei confronti degli indagati i reati di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e di istigazione a disobbedire le leggi.

L’operazione ha coinvolto 16 città tra cui Ancona, Brescia, Cremona, Imperia, Milano, Pesaro Urbino, Pescara, Palermo, Pordenone, Roma, Salerno, Siena, Treviso, Trieste, Torino, Varese. E’ stata eseguita dalla polizia di Torino con i Compartimenti Polizia Postale e delle Digos territoriali, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.

Istigavano sistematicamente all’utilizzo delle armi e a compiere gravi atti illeciti contro le più alte cariche istituzionali, tra cui il presidente del Consiglio Mario Draghi gli indagati dell’operazione “Basta dittatura”. C’erano anche le forze dell’ordine, i medici, gli scienziati, i giornalisti e altri personaggi pubblici accusati di «asservimento» e di «collaborazionismo» con la «dittatura» in atto tra gli obiettivi degli attivisti della chat di riferimento della galassia dei negazionisti del Covid-19. Frequenti erano i riferimenti espliciti a «impiccagioni», «fucilazioni», «gambizzazioni». Nei messaggi si alludeva anche a una nuova «marcia su Roma».