No agli inceneritori: la protesta di Rete Sicilia pulita a Palazzo d’Orleans
In piazza ambientalisti, associazioni dei consumatori, partiti e sindacati contro la realizzazione dei due termovalorizzatori previsti dal Piano regionale di gestione dei rifiuti solidi urbani
Manifestazione di protesta ieri davanti alla sede della presidenza della Regione Siciliana a Palazzo d’Orelans. Al presidio, organizzato dal comitato della Rete Sicilia Pulita dire “No ai termovalorizzatori”, hanno preso parte anche delegazioni del Pd e del M5s, diversi sindaci, Legambiente, l’Arci, il Wwf, la Federconsumatori, la Cgil Sicilia e Zero Waste, per un totale di 33 tra associazioni ambientaliste e sigle.
La Rete Sicilia Pulita ha intenzione di impugnare la delira 391 del 21 novembre 2024, con la quale la giunta regionale ha adottato l’ordinanza del commissario straordinario per la valorizzazione energetica e la gestione del ciclo dei rifiuti, cioè il nuovo Piano rifiuti che apre la strada agli inceneritori. Gli impianti dovrebbero essere realizzati a Palermo, all’interno della discarica di Bellolampo, e a Catania, nell’area della zona industriale. Costo complessivo dell’operazione circa 800 milioni di euro.
I manifestanti fanno leva su un recente studio dell’Autorità per la sicurezza alimentare europea (EFSA) secondo cui le emissioni provenienti dall’incenerimento dei rifiuti sono da considerarsi ‘dannose per la salute umana’. Nello studio si legge che il processo di incenerimento dei rifiuti, a prescindere dalla tecnologia impiegata, sprigiona diossine e bifenili policlurati nell’ambiente circostante e che le stesse sono da considerarsi sostanze chimiche tossiche che persistono e si accumulano nella catena alimentare’”.