Niente ripristino per in ponticello per Carbone ridistrutto dal nubifragio

SCIACCA- La decisione ufficiale è stata assunta dall’Autorità di Bacino: non sarà più ripristinato  il ponticello Carbone-Tummiolo, travolto ancora una volta dall’alluvione di 15 giorni fa e da allora (non il solo tratto di strada) nuovamente chiuso al transito veicolare.
“Il comune di Sciacca non può che prendere atto di questa decisione”, ha detto  l’assessore alla Protezione civile Gianluca Fisco.

Anche perché i guadi (i corsi d’acqua teoricamente attraversabili senza doversi tenere a galla) sono considerati insicuri. Accesso alla località Carbone che, dunque, sarà consentito esclusivamente da via Pietro Germi. Strada che, peraltro, versa in pessime condizioni e per la quale il comune di Sciacca ha chiesto alla Regione un finanziamento da 200 mila euro per effettuare un ripristino delle innumerevoli buche che la rendono scoscesa e dannosa per i mezzi di trasporto.

In tale direzione la Protezione civile regionale avrebbe già dato un assenso di massima a questa richiesta. Rimane in piedi anche la prospettiva della realizzazione di un attraversamento stradale ex-novo al posto del ponticello Carbone-Tummiolo. I tempi sono però troppo incerti. Pare sia possibile, in tale direzione, intervenire (attraverso il Genio militare) con la realizzazione di un ponte bailey, dunque provvisorio.

Tutte le interlocuzioni sono state condotte dal vicesindaco Fisco con Autorità di bacino e Protezione civile regionale nell’ambito del via libera della Regione allo stato di crisi e di emergenza per i danni provocati dal maltempo tra settembre e ottobre.

Anche il comune di Sciacca punta intanto a recuperare i 110 mila euro spesi (come somme urgenze) per ripristini stradali, messe in sicurezza di tratti idrogeologicamente più vulnerabili, attraversamenti e strade di campagna.

Per tutti gli altri danni, confidando che nel frattempo vengano effettuate almeno le pulizie degli alvei dei corsi d’acqua, a partire dai torrenti Cansalamone, San Marco e Foce di Mezzo, il tutto è rinviato a data da destinarsi. Ma i tempi sono stretti.

Si apprende che il neo presidente della Regione in persona Renato Schifani abbia chiesto al dirigente della protezione civile Salvo Cocina di stilare un elenco delle situazioni più pericolose anche nell’ottica di possibili futuri nubifragi. Una situazione generale che dunque continua a rappresentare la vera grande emergenza del territorio regionale tutto.