NIENTE RICONVERSIONE “MONOUSO GREEN”, CHIUSURA DACCA SCONFITTA SICILIANA

Lo scorso gennaio il Ministero del Lavoro aveva accolto una richiesta di Cassa integrazione per cessazione di attività, finalizzata alla riconversione verso la produzione di stoviglie monouso green. Ma la Dacca, una storica azienda siciliana che ha prodotto per anni posate di plastica, non ha adottato alcuna strategia per la ricerca di una riconversione delle produzioni. Ieri la chiusura, il licenziamento di 100 operai e oggi la protesta dei lavoratori.

Storia di sconfitta siciliana quella che riguarda un’industria siciliana di Aci Catena. La notizia della chiusura è stata ufficializzata ieri durante un incontro tra la DACCA e Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil di Catania; l’ azienda ha comunicato che le cause sono da ricercarsi nella crisi di liquidità causate da criticità della Grande distribuzione, ritardi o mancati pagamenti dei clienti o fallimento degli stessi (come il caso Abbate).

Le sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil, subito dopo l’incontro, hanno proclamato un’assemblea generale di tutti i lavoratori, durante la quale è stata decisa l’occupazione permanente dello stabilimento. Filctem, Femca e Uiltec ritengono “inaccettabile che Catania e la Sicilia, possano perdere – purtroppo ancora una volta – un’azienda di eccellenza ed un marchio storico come DACCA. Pur comprendendo le problematiche finanziarie della società, stigmatizziamo  la decisione aziendale che lascia per strada, senza alcuna fonte di reddito, gli oltre 100 lavoratori che già da mesi sono privi di stipendio e che – in seguito alla fine del lunghissimo periodo nel quale si è fatto ricorso ai contratti di solidarietà, i successivi licenziamenti collettivi – avevano attuato una volontaria auto-riduzione dell’orario di lavoro e dello stipendio”.