NELL’EMERGENZA SANITARIA LIEVITA ANCHE LA POLEMICA POLITICA. PULLARA REPLICA AL SINDACO FRANCESCA VALENTI

L’abbondanza di comunicati stampa porta inevitabilmente i politici a dissotterrare l’ascia di guerra. E così si alimentano polemiche. Una attuale riguarda il deputato regionale Carmelo Pullara che oggi interviene sulla lettera inviata dal sindaco di Sciacca ai deputati nazionali e regionali della provincia agrigentina. La lettera del sindaco riguarda un emendamento  in discussione in sede di conversione in legge del decreto legge “Cura Italia”. Riguarda, in buona sostanza, la cosiddetta “immunità” che scaricherebbe i dirigenti sanitari dalle responsabilità civili e penali derivanti dalle scelte operate in emergenza Covid-19.

Pullara risponde che “i deputati regionali non hanno specifica capacità legislativa e decisionale in sede nazionale. A  livello nazionale , ritengo che il Sindaco, che ha scritto, possa meglio  intervenire vista l’appartenenza ad uno dei partiti di maggioranza che governano”. Poi chiosa di aver “l’impressione che il sindaco Valenti non abbia ben compreso il senso del mio intervento  e quello  degli altri 7 colleghi deputati regionali”.Nella nota di oggi spiega che “con i colleghi deputati regionali non trovandoci d’accordo con la norma proposta a livello nazionale, abbiamo ritenuto, di tutelare i sanitari che sono in prima linea, quelli che tutti chiamiamo eroi, ma che poi, forse, non siamo in concreto disponibili a tutelare sul serio”.

Il deputato, che è vice presidente della Commissione Salute dell’Ars, ribadisce che “è necessario avviare con urgenza il processo normativo per la depenalizzazione della responsabilità professionale dei soli medici e/o infermieri”. Ricorda che “il nostro sistema giuridico, in sede civile ed in sede penale, prevede una causa di esclusione della responsabilità legata allo stato di necessità. In termini tecnici evidenzia che che già esiste una norma che riguarda la condotta di colui il quale ha agito “per essere stato costretto dalla necessità di salvare se o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato”.

“Ed allora non è forse una situazione di necessità quella in cui si sono trovati tutti i medici ad operare per contrastare la malattia da corona virus e strappare le vite dalla morte? Non è questa una condotta medica scriminata da un effettivo stato di necessità?”, è il punto di domanda di Pullara.

“È  necessario, pertanto – spiega Pullara – avviare con urgenza il processo normativo per la depenalizzazione della responsabilità professionale dei medici, che, in questo periodo di emergenza pandemica, sono impegnati nell’assistenza e nella cura dei malati di COVID-19, per difenderli dalla preoccupazione rispetto alla minaccia di cause legali e alle pubblicità, che circolano sul web, che incitano alla richiesta di risarcimento del danno per colpa grave, attività che non esito a definire e continuo a farlo “sciacallaggio”.

Pullara rivolge una domanda al sindaco di Sciacca: “E’  d’accordo a tutelare i sanitari contro gli sciacalli? Lo dica con chiarezza”.