NELLE VISCERE DEL MONTE KRONIO. ECCO GLI SCOPI DELLA MISSIONE

Nelle grotte termali di Sciacca è in corso la prima fase operativa del progetto Kronio che vede protagonisti speleologi e ricercatori della Commissione Grotte Eugenio Boegan di Trieste e dell’Associazione Esplorazioni Geografiche La Venta in collaborazione con la Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento.

La prima fase del progetto esplorativo, che ha avuto inizio il 5 dicembre, si protrarrà fino al 16 dicembre prossimo. Obiettivo principale è l’esplorazione e lo studio delle cavità che si aprono sul monte Kronio, un’altura di circa 400 metri che domina l’abitato di Sciacca.

“La ricerca- è spiegato in una nota de La Venta-, in questa prima fase è incentrata in particolare nel complesso carsico denominato “Stufe di S. Calogero” e i suoi fenomeni vaporosi; in tali ambienti, frequentati in età preistorica e in seguito in epoca greco-romana per fini terapeutici, si osservano tracce di sepolture e una notevole quantità di grossi vasi in terracotta (Phytoi) risalenti al eneolitico (età del rame). Proprio dalle “Stufe” quindi partiranno le esplorazioni speleo-archeologiche verso i rami più profondi e tutt’ora inesplorati della cavità. La ricerca archeologica è uno dei punti più importanti del progetto stesso. La difficoltà delle esplorazioni sta nel fatto che, in quanto grotte termali, tale sistema ha al suo interno una temperatura molto elevata (38°C) con saturazione totale d’umidità (100%), condizioni assolutamente ostili per l’organismo umano”.

“A tal proposito- segue la nota-, sono in corso dei monitoraggi di parametri fisiologici e vitali per valutare la risposta/addattamento all’ambiente ipogeo caratteristico della grotta termale. Questa sperimentazione multidisciplinare trova impegnati professionisti di diverse specialità tra cui neurofisiologi, biochimici clinici e rianimatori esperti di studi sul campo in ambiente estremo. A tale scopo sono utilizzate sofisticate apparecchiature, alcune delle quali vengono testate per la prima volta in questo ambiente, con lo scopo di valutare la risposta neurovegetativa e bioumorale allo stress termico. Vista la particolare situazione di rischio ambientale, è stato allestito un avamposto medico per la gestione di eventuali emergenze. Per operare in questi ambienti estremi i due team si avvarranno di tecniche e materiali studiati per permettere la permanenza in sicurezza e per lunghi periodi. Saranno utilizzati, infatti, dei respiratori refrigerati e delle tute alimentate ad aria. Alcune di queste tecnologie sono la naturale evoluzione delle trentennali esperienze esplorative realizzate dalla Commissione Boegan in questa grotta, e delle tecniche che l’associazione La Venta ha ideato per l’esplorazione della grotta dei cristalli giganti di Naica in Messico”.

I rilievi archeologici saranno svolti a cura della Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento; il progetto prevede tra l’altro un programma di assistenza e supporto agli archeologi che saranno per la prima volta messi nelle condizioni di poter svolgere la ricerca e i campionamenti direttamente in situ. Contemporaneamente a queste attività saranno realizzate delle riprese per un documentario che racconterà fin dall’inizio questa avventura.

Oltre alle Stufe,all’interno del monte Kronio si sviluppano anche altre grotte, tra le quali quella del Lebbroso e della Cucchiara che saranno oggetto di esplorazioni e studio, sia in questa che nelle successive fasi del progetto. Il progetto è supportato da sponsor nazionali ed internazionali di grande prestigio come Rocco Forte Resort & Golf (che ospita nella sua struttura il team dei ricercatori), le Cantine Settesoli, Atlas Copco, Ferrino, Electrolux, Dolomite, GTLine, Allemano Metrology, Amphibious, Scurion, De Walt, Bialetti, Chelab, Mastrel, Nuovo arsenale Cartubi.

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