Nel libro “Armarcord-la Nostra Arma”, 32 carabinieri in congedo raccontano aneddoti. C’è Angileri di Ribera
RIBERA. La storia, le impressioni di vita e gli aneddoti di trentadue Carabinieri in pensione, in un libro di 205 pagine (con carta patinata) dal titolo “Armarcord – La Nostra Arma”. Il pensiero di raccogliere in un volume le varie esperienze di una grande famiglia con gli alamari, è stato del cavaliere Giovanni Govoni, 74 anni, di Vallecrosia (Imperia) luogotenente dei Carabinieri a riposo nel ruolo d’Onore, meritevole di ogni apprezzamento. Il libro, unico nel suo genere, è stato stampato nello scorso mese di ottobre in 300 copie e si tratta di un’edizione fuori commercio, senza scopo di lucro.
I trentadue personaggi, che rappresentano diversi parti d’Italia, passano in rassegna episodi di vita vissuta nel corso della loro carriera nell’Arma dei Carabinieri con onore, devozione e forte vincolo di appartenenza; due sono della provincia di Agrigento: il Maresciallo cpl Girolamo Angileri presidente della sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Ribera e il socio Carabiniere in congedo Giuseppe La Mendola di Agrigento.
Sono “ricordi” di Uomini che hanno operato nello Stato e per la sicurezza dello Stato, che in luoghi e tempi diversi, sono stati protagonisti o gregari in operazioni, indagini, conflitti a fuoco per assicurare legalità e giustizia al nostro Paese. Alcuni vi hanno militato per lunghi anni, altri per il periodo della leva, quando ancora era in vigore. I loro racconti sono vere e proprie testimonianze, che come tessere di un mosaico s’inseriscono nella storia dell’Arma e d’Italia.
Indossare una divisa, ossia mettere la propria vita a disposizione della comunità, è una scelta che influenza l’intera esistenza di chi la compie. Più che un mestiere, quella del Carabiniere é una missione, la quale è quella di salvaguardare alcuni diritti fondamentali dei cittadini, diritti sanciti dalla Legge ed indispensabili ad una pacifica convivenza. Non è un compito facile e questo libro si propone di descriverne alcune delle principali sfaccettature; portando alla luce tanti momenti della storia italiana, la cui lettura risveglia ricordi di eventi importanti e induce a riflessioni e valutazioni.
La prefazione di questo libro è a cura del Generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri nel Ruolo d’Onore Aldo Lisetti, storico e scrittore, oltre che di uno dei trentadue racconti, che nel loro insieme, costituiscono un vero “Inno all’Arma”.