NEL FUTURO DELLA SANITA’ SICILIANA PIU’ POSTI LETTO, MENO PRIMARI

Sulla Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia di oggi è pubblicata la nuova rete ospedaliera siciliana. E’ la nuova riorganizzazione dell’assistenza sanitaria ospedaliera, che prevede un incremento di posti letto che, sommati ai circa 17mila già attivi, faranno cresce la disponibilità ad oltre 18mila posti letto. La nuova rete ospedaliera tende a riequilibrare il numero di posti letto per acuti e quelli di lungodegenza, destinati ad aumentare. La Regione ha tre anni di tempo per portare a regime la nuova organizzazione, che si basa sulle grandi aziende ospedaliere e quelle di alta specializzazione come il “Civico” di Palermo e il “Cannizzaro” di Catania, e le Aziende ospedaliere di Palermo, Catania e Messina. Le piccole strutture, invece, diventeranno ospedali riuniti, accorpati per distretti e con specializzazioni diversificate. Due i distretti pure in provincia di Agrigento: il primo, comprende l’ospedale San Giovanni Di Dio del capoluogo e gli ospedali riuniti di Canicattì e Licata; il secondo, gli ospedali di Sciacca e Ribera. Successivemante, si passerà all’accorpamento delle unità operative. Per esempio, se due ospedali riuniti hanno ciascuno 10 posti letto in chirurgia generale, si creerà un reparto con 20 posti letto in uno dei due nosocomi. Non saranno tagliati posti letto ma, secondo alcuni calcoli, dovrebbero esserci 500 primari in meno. Ed ancora, negli ospedali in cui saranno chiusi i punti nascita per il basso numero di parti, rimarranno comunque i reparti di ostetricia.

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