Nel carcere di Enna droga e cellullari arrivavano dal cielo con il drone: a organizzare le “consegne” erano i detenuti catanesi
Dieci arrestati e altri 3 indagati: fondamentale il ruolo dei familiari, e in particolari quello delle mogli dei carcerati
Facevano entrare la droga e i telefonini dentro buste di plastica che venivano legate con un laccetto al drone che le recapitava direttamente sul davanzale della cella nel carcere Luigi Bodenza di Enna. Una consegna costava 2500 euro ma si poteva accedere allo sconto se le consegne erano due, con 3500 euro.
L’inchiesta ha portato a 13 misure cautelari disposte nei confronti di altrettante persone, 8 delle quali (tra cui un minorenne all’epoca dei fatti) destinatarie della misura della custodia cautelare in carcere, e 2 destinatarie della misura degli arresti domiciliari. Ad altri 2 indagati è stata applicata la misura dell’obbligo di dimora e nei confronti dell’unico indagato ancora minorenne è stata disposta l’applicazione della misura del collocamento in idonea comunità.