Negli eventi di richiamo turistico la Regione non inserisce Carnevale di Sciacca e Mandorlo in Fiore. Per Catanzaro (Pd) decreto da rivedere
SCIACCA – “Chiederò un incontro l’assessore regionale al Turismo Sport e Spettacolo Elvira Amata per capire meglio i criteri con cui è stato approvato, con apposito decreto, il calendario ufficiale delle manifestazioni ed eventi di grande richiamo turistico che si svolgeranno in Sicilia da aprile a fine anno 2023”.
Lo ha detto Michele Catanzaro, Capogruppo del Partito Democratico all’Ars, dopo avere visionato l’elenco dei 18 eventi inclusi nel decreto. Il territorio della provincia di Agrigento è rappresentato solo dalla Festa di San Calogero nel Comune capoluogo, ma sono assenti altri grandi eventi di richiamo turistico come la Sagra del Mandorlo in Fiore e il Carnevale di Sciacca, che quest’anno si svolgerà in due week end di maggio.
“La pubblicazione del calendario dei grandi eventi di richiamo turistico è previsto dalle normative vigenti – dice Catanzaro – ma se deve realmente essere uno strumento di strategica rilevanza per la promozione turistica, non può limitarsi ad una mera elencazione frettolosa di una festa per ogni provincia. Secondo noi occorre fare una più attenta verifica individuando manifestazioni in base al richiamo che queste hanno nel settore del turismo. Per quanto riguarda il 2023 – dice l’esponente Pd – con un elenco che comincia da aprile è grave l’assenza del Carnevale di Sciacca, che nella prossima edizione di maggio oltre ai tradizionali visitatori siciliani richiamerà tanti turisti. Credo ci sia stata fretta e superficialità nello stilare questo documento”.
“Non concordo inoltre con la volontà manifestata dall’Assessore Amata di individuare per il 2024 le manifestazioni di richiamo attraverso un avviso pubblico – conclude Catanzaro –. L’attuale governo regionale in un settore importantissimo per l’economia siciliana come il turismo, non può partire da zero e fare avvisi per poi essere travolto da migliaia di istanze. Deve invece dimostrare la propria autorevolezza e competenza individuando le più importanti città siciliane e le mete turistiche più apprezzate, ma anche aree che sono attualmente ai margini dei principali flussi turistici e fare in modo di allungare la tradizionale stagione turistica e incrementare i flussi turistici oltre i mesi di punta”.