NAUFRAGIO LAMPEDUSA, PER LA PROCURA “VIAGGIO ANOMALO”

La Procura della Repubblica di Agrigento sulla vicenda dell’ennesimo naufragio di migranti  ha aperto un fascicolo a carico di ignoti ipotizzando il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e la morte come conseguenza di altro reato.

Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Salvatore Vella, il quale ha dichiarato ai giornalisti che u naufraghi erano tutti senza giubbotto salvagente e se li avessero avuti si sarebbero messi in salvo.

I l naufragio è avvenuto verso le tre del mattino, quando i migranti hanno visto avvicinarsi le motovedette dei soccorritori. Erano stati loro stessi a chiamare la Guardia Costiera di Palermo, che ha subito avvisato Lampedusa. “Quando sono arrivati i soccorritori il barcone, lungo una decina di metri, già imbarcava acqua e aveva il motore che non andava – dice Vella – il resto l’ha fatto il mare forza 3, il buio e il terrore”.

“E’ un viaggio anomalo -. aggiunge il magistrato – la barca era partita dalla Libia e ha fatto una sosta in Tunisia, prima di prendere il mare”. Quasi una conferma della “joint venture” tra trafficanti libici e tunisini che la procura ipotizza da mesi e su cui sta già lavorando. Intanto le salme recuperate oggi , prima delle sospensione delle ricerche per il maltempo, sono tredici.