NASCONO I PRIMI “SUPERMERCATI DEL BARATTO”
La crisi apre nuovi fronti. A Sciacca c’è il “Supermercato della solidarietà”
Per sconfiggere la paura di arrivare a fine mese, in provincia di Modena si sono inventati il supermercato del baratto.
Chi fa la spesa non paga con il denaro, ma con il proprio lavoro, almeno una volta la settimana.
Un progetto che si propone di cambiare lo schema tradizionale del consumo: le famiglie avranno a disposizione gratuita una tessera e un certo numero di bollini per fare la spesa nell’arco di un anno. In cambio di lavoro e collaborazione. L’idea dell’Emporio Portobello a Modena (che verrà inaugurato in maggio), un supermarket per 450 famiglie in difficoltà economica, scelte in collaborazione con i servizi sociali in base al quoziente Isee. A Sciacca un’iniziativa simile viene adottata dalla comunità parrocchiale Perriera, il cosiddetto supermercato della solidaietà, ma in queesto caso si tratta di famiglie indigenti che non danno nulla in cambio.
Il baratto potrebbe allargare il numero di persone interessate. Il modello è destinato a essere sostenibile solo con il contributo di tutta la comunità cittadina. E fondamentale è il supporto fornito dalle tante associazioni nate per far fronte all’emergenza economica. Insomma, se mancano i fondi e gli aiuti a livello statale, e mancheranno sempre di più, bisogna che siano i cittadini a rimboccarsi le maniche.