My Ethanol,archiviato procedimento annullamento autorizzazione. Associazioni contro il sindaco Valenti

SCIACCA. Il comitato spontaneo composto da associazioni agricole, comitati di quartiere e organizzazioni sindacali che a suo tempo avevano attivato una serie di iniziative per tentare di fermare il progetto di ampliamento dell’ex stabilimento Kronion, oggi ha reso noto che è stato archiviato il procedimento di annullamento in autotutela dell’autorizzazione relativa all’impianto che la My Ethanol srl sta realizzando in contrada Scunchipani, a causa della mancata adesione alla proposta di annullamento da parte del Libero Consorzio di Agrigento, e quindi senza che si sia entrato nel merito delle criticità evidenziate.

Il comitato evidenzia che con questo passaggio svanisce ogni residua speranza di fare chiarezza sulla vera natura dell’impianto, sul suo impatto inquinante, sulla correttezza o meno dei procedimenti amministrativi espletati e sulle conseguenze che lo stesso potrà comporterà al territorio, alle produzioni agroalimentari locali e alle misure di sostegno al settore agricolo, tra cui il DOP, IGP e Biologico.

Poi forti critiche al sindaco, la cui azione, commentano i comitati, si è contraddistinta per “inconcludenza e superficialità”.

Il sindaco di Sciacca – aggiungono – dopo roboanti dichiarazioni e proclami contro l’impianto, a nostro avviso, poco o nulla ha fatto, in quanto alle sterili parole mai sono seguiti fatti o atti concreti e rilevanti per l’accertamento della verità”.

In effetti, ancora oggi si attende il parere legale sulle procedure della AUA e della PAS e il supplemento di perizia tecnica sulla natura e sull’impatto inquinante dell’impianto più volte – pubblicamente – annunciati ma mai pervenuti.

Ricordano, infine, come dalla relazione della perizia di Patrizia Livreri, l’unica effettuata dal Comune di Sciacca, si afferma che l’impianto ha un forte impatto ambientale negativo e che lo stesso “comprometterà seriamente la produzione agroalimentare del territorio sede dell’impianto stesso. Le associazioni si chiedono a cosa siano servite la perizia e lo stesso incarico legale, con il relativo esborso economico di circa 15 mila euro da parte del Comune di Sciacca.

“Noi abbiamo fatto il possibile – dicono le associazioni – non ci rimane che sperare che quanto temuto non corrisponda al vero e che l’impianto non pregiudichi lo sviluppo delle potenzialità del territorio e sia compatibile con l’ambiente e con le coltivazioni agroalimentari circostanti. In caso contrario qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità, sia di tipo economico che politico e morale”.