Musumeci premia i dipendenti regionali “che si grattano la pancia”. Raggiunti al 100% gli obiettivi (e si incassano soldoni)
PALERMO. Può un presidente di Regione accusare pubblicamente che i dipendenti regionali “si grattano la pancia” e poi premiarli per aver raggiunto gli obiettivi? In Sicilia si può. Nello Musumeci può. Il governatore nei giorni fa ha aperto il fronte di guerra con i dipendenti regionali, tacciandoli, di fatto, di essere fannulloni. Eppure, sull’ultima relazione sulla performance della Regione, approvata lo scorso anno, nessuno della Giunta ha avuto qualcosa da osservare e la delibera è stata approvata su proposta dello stesso presidente.
In soldoni la relazione avallata dal Musumeci e scritta in base alle “indicazioni degli assessori” dice sic et sempliciter che l’amministrazione regionale funziona benissimo. In un articolo di Antonio Fraschilla pubblicato oggi su La Repubblica, il paradosso appare in tutta la sua forza.
Tutti i dipartimenti, ad eccezione di quello ai Rifiuti, hanno raggiunto “il 100 per cento degli obiettivi”. Il dipartimento Rifiuti si è fermato al 75 per cento. Nell’articolo di Fraschilla si riporta che l’obiettivo di “innalzare il livello dell’efficienza della rete stradale primaria e secondaria” sarebbe stato raggiunto al 100 per cento. Oppure l’obiettivo di “migliorare l’efficienza amministrativa, attraverso la razionalizzazione delle strutture burocratiche, la semplificazione dei procedimenti, l’informatizzazione delle procedure, l’integrazione dei processi di programmazione”, con target raggiunto al 50 per cento. Ma anche di questo 50 per cento difficile che l’utente, impresa o famiglia, se ne sia accorto.
Altro target fissato dallo stesso Musumeci era quello di “modernizzazione dei servizi, riorganizzazione funzionale dell’amministrazione regionale e semplificazione amministrativa, attuazione dell’agenda digitale e elaborazione di testi unici aggiornati”. Nella relazione si legge che l’obiettivo è stato raggiunto al 100 per cento.
Fraschilla scrive che si potrebbe continuare ancora a lungo, con altri fantasmagorici obiettivi raggiunti secondo questa relazione proposta e apprezzata da Musumeci. Un esempio? Quello della “adozione di adeguati strumenti di sostegno alle piccole e medie imprese e di incentivazione alle produzioni innovative”, obiettivo raggiunto all’ 80%. Evviva.
Altro 100% riguarda l’obiettivo raggiunto per la “diffusione del brand Sicilia attraverso strategie integrate nei diversi settori produttivi e facilitazione dell’internazionalizzazione delle imprese”.
Ovviamente, la relazione sulla valutazione dei dipendenti ha riverberi sui dirigenti generali perché essi saranno influenzati per l’erogazione del salario accessorio, cioè del premio di risultato.
Così tutti i 27 dirigenti generali, nominati nell’era Musumeci, hanno ottenuto con l’avallo del governo regionale il salario accessorio pieno e l’indennità di risultato che valgono entrambi, su stipendi che si aggirano intorno ai 160 mila euro lordi all’anno, ben 40- 50 mila euro. A cascata anche la grandissima parte dei 1.300 dirigenti “semplici” ha incassato il premio di risultato.
C’è da scommettere che la relazione sulla performance di Palazzo d’Orleans approvata in Giunta sarà un tesoro prezioso che il Cobas- Codir, tra i sindacati più rapprsentativi dei regionali, allegheranno alla querela per diffamazione contro Musumeci.