“Museo Open Air” da oggi nei ruderi del vecchio centro abitato

MONTEVAGO. I murales del catanese Ligama, i dipinti live del francese Pascal Catherine, il neomanierismo di Bruno D’Arcevia e la transavanguardia di Patrick Ray Pugliese: sono questi gli artisti che animeranno il museo open air che oggi pomeriggio alle ore 17 sarà inaugurato a Montevago in occasione dell’anniversario numero 53 del terremoto nella Valle del Belice.

Tra i ruderi del vecchio centro abitato quasi completamento distrutto dal sisma del 1968, mai rimossi per tenere viva la memoria di quella tragedia, dopo mesi di intenso lavoro nasce un Museo Open Air. Un percorso che attraverso gli squarci dei ruderi riemersi dalle macerie, proporrà murales, dipinti e giochi di luce, ed apre finestre sul presente per raccontare “storie nella storia”.

E’ un tentativo per riscattarsi dal passato, occasione per produrre nuovo valore e momento celebrativo di vita, arte e senso della comunità, analogamente a quanto fatto alcuni anni fa nella vicina Santa Margherita Belice, dove l‘edificio che un tempo fu il Duomo, gravemente danneggiato durante il terremoto del 1968 e ricostruito, oggi è sede del Museo della Memoria

L’iniziativa di Montevago si chiama “Percorsi Visivi” ed è stato proposta dalla locale associazione culturale “La Smania Addosso”. Il progetto museale di recupero della memoria storica ha ottenuto il patrocinio del Comune di Montevago, il sostegno economico della Presidenza dell’ARS e dell’Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana.

L’inaugurazione avrà luogo in forma ristretta OGGI alle ore 17 alla presenza delle autorità locali e dei sindaci della Valle del Belice collegati in streaming, anche loro coinvolti in quelle stesse ore con varie iniziative che ricorderanno l’anniversario del terremoto.