MUSEO DEL MARE: ENTRO DUE GIORNI I LOCALI NUOVI, ALTRIMENTI VIA I REPERTI DA SCIACCA

La struttura del Museo del Mare, l’ex colonia marina edificata ai tempi del ventennio fascista, non è in condizioni di ospitare i reperti. I danni subiti dal nubifragio dello scorso 25 novembre sono ingenti. Praticamente il piano terra è fuori uso. Ovviamente, non esistono le condizioni di sicurezza per garantire i reperti archeologici, né le condizioni ambientali per ospitare i reperti. Il piano superiore è stato risparmiato dalla furia delle acque del torrente Bagni. Il secondo piano ospita la copia del Melqart, la statuetta fenicia ritrovata negli anni cinquanta nel mare di Sciacca da pescatori. Fino ad oggi 120 reperti su 150 sono stati messi al riparo ma hanno bisogno di una nuova location.

Il Museo del Mare è monitorato da diversi volontari. E’ presente anche il direttore nazionale Archeologi d’Italia, Gianfranco Gazzetti, il direttore regionale e vice direttore nazionale Alberto Scuderi, personale della Lega Navale di Sciacca e i volontari di Sciacca Pulita. A piano terra, nella parte sud-est cannoni sono stati sommersi da 1,5 mteri di fango. Ancora sommersa di fango, invece, la parte sud-ovest, dove c’era la sala conferenze. Quasi del tutto distrutto il muro perimetrale a sud.

A quanto pare, ci sarebbe una relazione tecnica sullo stato del Museo del Mare dopo i danni del nubifragio. In buona sostanza, e ci sarebbe anche il consenso della Sovrintendenza del Mare, la struttura è dichiarata inadeguata per continuare ad i reperti. Da qui l’ultimatum: o entro due giorni il Comune mete a disposizione nuovi locali, oppure i reperti saranno portati via da Sciacca.

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