Multe più salate, ritiro della patente e stretta sui monopattini: ecco tutte le novità del nuovo Codice della strada
Ci sono nuove regole per il posizionamento degli autovelox e una stretta sull’utilizzo di smartphone al volante e sulla guida in stato di ebbrezza
Dopo il via libera della Camera il 27 marzo scorso, è arrivato ieri anche il voto favorevole del Senato al disegno di legge sul nuovo codice della strada.
Entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Ecco cosa cambia per automobilisti e motociclisti:
CELLULARE ALLA GUIDA
Stretta sulle sanzioni a chi viene sorpreso ad utilizzare un telefono cellulare alla guida, senza opportuni dispositivi vivavoce: prevista una multa che va da 250 euro ad un massimo di 1.000 euro. Per i recidivi la multa può essere compresa tra 350 e 1.400 euro. Prevista anche una formula di sospensione breve della patente, per una settimana se si dispone di almeno 10 punti, di 15 giorni nel caso i punti siano meno di 10. I tempi si raddoppiano se l’uso del telefonino alla guida è dimostrata come causa di un incidente.
STATO DI EBBREZZA ALLA GUIDA
Per chi viene trovato al volante con uno tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, prevista una multa compresa tra 573 e 2.170 euro, oltre alla sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se il tasso alcolemico è tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, la sanzione pecuniaria è compresa tra 800 e 3.200 euro, ma anche con la detenzione fino a 6 mesi, oltre alla sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Nel caso di un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, alla pena detentiva di 6 mesi si aggiunge la sanzione tra 1.500 a 6.000 euro e la sospensione della patente da uno a due anni.
USO STUPEFACENTI
Con il nuovo Codice della strada viene abolito il passaggio in cui dopo gli accertamenti preliminari positivi in caso di incidente stradale, le forze dell’ordine accompagnano il conducente presso strutture sanitarie per effettuare esami di riscontro. Basterà la positività al primo test per fare scattare in automatico la sospensione della patente e la successiva revoca, con divieto di conseguirla per tre anni.
LIMITI DI VELOCITÀ E AUTOVELOX
Prevista sanzione tra 173 a 694 euro se il superamento del limite di velocità è compreso tra i 10 km/h e i 40 km/h: se la violazione avviene all’interno di un centro abitato e per almeno due volte nell’arco di un anno, la multa oscilla tra 220 e 880 euro, con sospensione della patente da quindici a trenta giorni. Le nuove regole relative agli autovelox sono invece già contenute in un decreto del 28 maggio 2024. A tutela dell’automobilista, sulle strade extraurbane si può utilizzare l’autovelox solo se il massimo della velocità imposta su quel tratto è inferiore di non oltre 20 km/h rispetto a quanto previsto dal Codice per quel tipo di strada. Esiste poi una previsione che impone la riconoscibilità dell’autovelox, che dovrà essere preceduto dal segnale che impone il limite a non meno di 1 km, mentre tra due dispositivi diversi deve mantenersi una distanza di almeno 3 km sulle strade extraurbane principali, 1 km su quelle secondarie.
NEOPATENTATI
Dovranno passare non più uno ma tre anni dal conseguimento della patente prima di mettersi alla guida di un veicolo con potenza superiore a 75 kW per tonnellata, ovvero mezzi di categoria M1 e dunque auto con potenza massima pari a 105 kW (142 Cv). Dunque con un limite più permissivo rispetto all’attuale, che prevede 55 kW per tonnellata per gli autoveicoli in generale e 70kW (95 Cv) per le autovetture.
MOTO 125 IN AUTOSTRADA
Moto e scooter 125 possono viaggiare su autostrade e strade extraurbane veloci a patto che siano condotti da maggiorenni. La norma dice che i mezzi devono avere cilindrata non inferiore ai 120 cc e potenza non inferiore ai 6 kW, ovvero 8,16 Cv, per gli elettrici. Fin qui in autostrada potevano entrare mezzi con cilindrata non inferiore ai 150 cc. Inoltre i conducenti di ciclomotori e motocicli vengono considerati come utenti vulnerabili della strada.
MONOPATTINI
Dovranno essere muniti di indicatori luminosi di svolta e freno, ma anche di contrassegno di riconoscimento assimilabile alla targa, mentre il conducente sarà tenuto ad utilizzare il casco e munirsi di assicurazione. È imposto l’obbligo di circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h, dunque non su piste ciclabili o all’interno di aree pedonali. È anche vietato circolare contromano. Le aziende di micromobilità che forniscono servizi di sharing utilizzando i monopattini elettrici avranno l’obbligo di installare dei sistemi automatici per impedire il funzionamento dei loro mezzi al di fuori delle aree della città dove è consentita la circolazione. Per tutti i conducenti di veicoli a motore entra poi in vigore un obbligo a tutela dei ciclisti, ovvero il mantenimento di una distanza di sicurezza laterale non inferiore a 1,5 metri in caso di sorpasso.