Motovedetta militare libica mitraglia pescherecci di Mazara del Vallo al largo delle coste di Bengasi. Ferito il comandante

Nella foto i due motopescherecci di Mazara del Vallo, "Aliseo" e "Anna Madre" Mazara del Vallo (Trapani), 3 agosto 2017. ANSA/ UFFICIO STAMPA DISTRETTO DELLA PESCA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

MAZARA DEL VALLO. Il peschereccio “Aliseo” della flotta di Mazara del Vallo, che era impegnato in una battuta al largo delle coste di Bengasi, è stato mitragliato da una motovedetta militare libica. I colpi d’arma da fuoco hanno ferito il comandante, Giuseppe Giacalone. Colpi di mitra anche al peschereccio Artemide.

La nave Libeccio della Marina Militare, che si trovava a poche miglia dalle due imbarcazioni italiane, è stata autorizzata dai libici ad avvicinarsi ulteriormente per prestare soccorso.

Lo ha confermato all’ANSA il figlio Alessandro, aggiungendo che al momento non conosce le condizioni del padre. La Marina libica, che controlla la Guardia costiera, ha smentito di aver sparato “contro” pescherecci italiani ma ammesso che sono stati esplosi “colpi di avvertimento in aria” per fermare imbarcazioni da pesca che a suo dire avevano sconfinato in acque territoriali libiche. “Non ci sono stati colpi esplosi contro imbarcazioni, ma colpi di avvertimento in aria”, ha detto al telefono all’ANSA il commodoro Masoud Ibrahim Abdelsamad, portavoce della Marina libica senza fornire per il momento ulteriori dettagli sull’incidente.

“Quando i pescherecci arrivano, la nostra guardia costiera prova a fermarli”, ha aggiunto il portavoce promettendo maggiori dettagli  e insistendo nel sostenere che “non ci sono stati spari diretti contro l’imbarcazione”. “C’erano quattro o cinque pescherecci nelle acque territoriali libiche senza alcun permesso da parte del governo libico”, ha riferito ancora il portavoce: “La nostra Guardia costiera, fra le sue funzioni, ha quella del controllo della pesca”, ha ricordato.

I tre pescherecci erano in zona alto rischio – Erano 3 i pescherecci italiani che si trovavano in una zona definita “ad alto rischio” verso i quali una motovedetta libica ha sparato alcuni colpi di avvertimento che hanno ferito il comandante di una delle tre imbarcazioni. Lo ricostruisce la Marina Militare che sta ancora operando nella zona – 35 miglia a nord della costa di Al Khums – e che è intervenuta con la fregata Libeccio. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini è costantemente aggiornato sugli sviluppi della situazione. (ANSA)