MONUMENTI CHIUSI, TURTURICI: “INACCETTABILE PER UNA CITTÀ TURISTICA. RICERCARE LE RESPONSABILITÀ”

“Il 25 aprile la Città si è presentata con monumenti incredibilmente chiusi e turisti spaesati in giro, alla ricerca di una qualche attrazione. È stato davvero desolante assistere alla scena di turisti che avrebbero voluto visitare la Chiesa di Santa Margherita, rimasti ad aspettare fuori il portone chiuso”. Il consigliere comunale Mario Turturici non intende far cadere il grave fatto nell’olio e chiede di discuterne nel prossimo consiglio comunale.

“Non è facile- continua Turturici- abituarsi (come tanti purtroppo fanno) a questo stato di cose. Perché è davvero mortificante essere fermati da turisti e riscontrare la loro incredulità nel vedere la chiesa di Santa Margherita chiusa, così come la maggior parte dei monumenti della città”.

Turturici fa presente che il Comune ” ha stabilizzato gli LSU, che c’è un buon numero di dipendenti comunali, che e’ stato creato un nuovo Settore “Turismo e Sviluppo economico” che costa quel che costa, che c’è un assessorato con la delega al Turismo e al Termalismo, che può contare su cospicue nuove  risorse finanziare ( le entrate della Tassa di soggiorno), eppure nessuno si occupa di tenere aperti monumenti e valorizzare i nostri beni culturali”.

La chiusura dei monumenti in una giornata festiva e con tanti turisti in città’ induce Turturici a parlare di responsabilità’. “Di chi è la responsabilità di tutto ciò ? Possibile che chi svolge funzioni apicali ed è pagato con soldi pubblici non debba essere chiamato a dare spiegazioni di tutto ciò ?Possibile che chi ha competenza a gestire il personale (ed evitare che la città di presenti in simili condizioni), non venga chiamato a rispondere di tutto ciò ? Come può spiegarsi il senso di una spesa per il personale dirigente così elevata (aumentata dei premi di produttività), a fronte di risultati così sconfortanti?”.

Sono interrogativi che per Turturici devono avere risposte. Per tale motivo chiede di discuterne in consiglio comunale.