Montevago, la TARI diventa terreno di duro scontro tra sindaco e opposizione. Il 50% non paga il tributo
MONTEVAGO- Il Consiglio comunale di Montevago ha approvato, nella seduta dello scorso 31 maggio l’aumento della TARI (Tassa sui rifiuti) con 7 voti favorevoli e 3 contrari. Si è acceso lo scontro con l’attacco iniziale dell’opposizione.
“Il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo innalza la TARI di ben oltre il 30%. Con una mano il primo cittadino toglie quello che aveva dato”, scrive l’opposizione in una nota. “Negli ultimi 5 anni- continua l’opposizione- l’amministrazione La Rocca Ruvolo aveva chiesto ai cittadini di cambiare passo e stili comportamentali, raggiungendo il traguardo di una differenziata all’ 80%. Malgrado gli ottimi risultati raggiunti, oggi, si abbatte sui montevaghesi l’inaspettato incremento della tassa rifiuti. Si tratta di una situazione inammissibile che mette in difficoltà le nostre famiglie e le nostre attività commerciali”, ha dichiarato Giuseppe Arcuri, il capogruppo del gruppo di minoranza che aggiunge: “In questo periodo bisognerebbe aiutare i cittadini a rialzarsi dopo il lungo periodo di disagio legato alla pandemia e alla recente guerra scoppiata in Ucraina AINA. L’amministrazione comunale dimostra ancora una sensibilità a fasi alterne e una lontananza siderale dai reali bisogni della cittadinanza. Non si può fare cassa sulle spalle e con le tasche dei cittadini”.
Durante la seduta consiliare è emerso che un’ ampia platea di contribuenti, pari al 50%, non paga il tributo e insufficienti risultano i tentativi di recuperare queste somme. Nella stessa seduta consiliare è stata approvata la proposta di deliberazione che eleva da 15000 a 20000 euro di ISEE la fascia di esenzione per la tassa dei rifiuti.
Non ci sta il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo che replica: “Sui rifiuti avevamo ereditato una situazione disastrosa e ora siamo tra i comuni virtuosi per la raccolta differenziata giunta all’80%. Sei anni fa siamo riusciti a ridurre la Tari del 17% e non l’abbiamo mai più toccata nonostante gli aumenti dei costi del conferimento in discarica che passano da 76 euro fino a 234 euro a tonnellata, praticamente triplicati sia per quanto riguarda l’umido sia per la differenziata. L’aumento della tariffa è quindi causato in larghissima parte dall’aumento sproporzionato dei costi di conferimento dei rifiuti. Cifre che dovrebbero essere note anche a chi è stato amministratore e vicesindaco di Montevago fino a pochi mesi fa”.
Per il sindaco, “la società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a Montevago e a Santa Margherita Belìce, è stato necessario determinare un aumento del 30% sulla base delle indicazioni fornite da Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. E l’amministrazione comunale non ha potuto fare altro che prenderne atto”.
Per quanto riguarda l’aumento della fascia di reddito Isee, il sindaco spiega che “visto che il 50% degli utenti non paga la Tari, per disincentivare chi continua a non pagare, con fondi del bilancio comunale, abbiamo portato da 15.000 a 20.000 euro di Isee la fascia che potrà beneficiare di uno sconto del 19%”.