Montevago, il 13 gennaio il via alla mostra “Salvati e ritrovati”

MONTEVAGO- Le città non muoiono sino a quando chi le abita è capace di gettare intorno a sé semi di futuro”. La prima fase della messa in sicurezza dell’antica Chiesa Madre di Montevago è un segno. Potere accedere all’interno dopo 54 anni, calpestare la pavimentazione e muoversi tra le colonne, vedere gli altari, rivivere lo spazio, è un segno di amore ed i speranza. I lavori per la messa in sicurezza hanno riportato alla luce tantissimi reperti, suppellettili, resti di marmi e legno segnati dal peso del tempo e delle pietre.

A scriverlo è l’Ufficio Comunicazioni della Arcidiocesi di Agrigento che evidenzia come “dopo 54 anni dal sisma del Belice la volontà e la tenacia di molti, uniti all’amore per il proprio territorio, hanno avuto il sopravvento!”

Quella storia iniziata 54 anni fa vede anche noi protagonisti e ci esorta a continuarla. Le persone  di allora ci chiedono di amare ancora di più questa terra, non di sopportarla.

A Montevago verrà inaugurata il 13 gennaio (alle ore 17,00) la mostra “Salvati e ritrovati”  e sarà visitabile fino al 16 gennaio dalle ore 10,00-13,00 dalle 16,00 alle 18,00.

Una mostra che trae origine 54 anni fa con il disastroso terremoto. Rifiutando di restare narratori di una storia triste che appartenne ad altri, ma sentendoci protagonisti orgogliosi di una storia nuova, l’Arcidiocesi di Agrigento con l’Ufficio Beni Culturali e il Museo Diocesano hanno accolto l’invito del Sindaco on. Margherita La Rocca e del parroco don Giuseppe Coppola di proporre alla comunità e alla diocesi un sintetico, ma intenso percorso storico-culturale e di fede, con i tesori della Chiesa Madre salvati subito dopo le prime scosse del sima e quelli ritrovati in occasione dei recenti lavori della messa in sicurezza diretti dall’architetto  Alfonso Cimino ed eseguiti dalla Impresalv di Salvatore Vullo.

Degli oggetti ritrovati pochi hanno un valore artistico ma tutti hanno il valore della memoria, della preghiera, del sacrifico dei tanti fedeli e benefattori che in Chiesa Madre si ritrovavano a pregare, a vivere la gioia della nascita e del matrimonio e anche il dolore del lutto. Oggi i Tesori di Montevago, con questa mostra temporanea, vengono in parte restituiti alla comunità, in attesa di potere creare uno spazio per una mostra permanente della memoria, che li accolga affinchè siano custoditi e ritornino a far parte, anche se in altri modi, della vita dei fedeli.

La mostra, che prevede l’esposizione nella cappella feriale della chiesa Madre nuova di alcune preziose suppellettili liturgiche, unitamente ai reperti ritrovati tra le macerie, si integrata con le altre opere artistiche stabilmente esposte alla pubblica venerazione nella chiesa Madre nuova di Montevago.