MONTEVAGO COME MENFI: “TRASCURATI DALLA PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO”

“Anche noi vorremmo lasciare la Provincia Regionale di Agrigento, non per aiutare altre Province a non cadere nella scure dei tagli del governo Monti, ma per denunciare le inadempienze dell’Ente territoriale a cui apparteniamo”.

Ad aprire un nuovo caso è Calogero Impastato, sindaco di Montevago, il Comune più ad ovest del territorio provinciale agrigentino, lo stesso sindaco che pochi giorni fa aveva provocatoriamente richiesto l’accorpamento della propria città al circondario giudiziario di Palermo, contestando il possibile declassamento del tribunale di Sciacca e accorpamento con quello di Agrigento: “Non è certo una novità dire che il territorio belicino viene costantemente trascurato dall’Ente Provincia – dice Impastato – siamo troppo lontani dalla città dei templi, viene quasi considerata periferia Sciacca, figuriamoci noi che confiniamo con il territorio della provincia di Trapani e che siamo più vicini a Palermo che alla città di Agrigento.La disponibilità offerta dal sindaco di Menfi Michele Botta è certamente una provocazione – continua Impastato – sono sicuro che non c’è nessuna volontà di aderire alla Provincia di Trapani, ma solo di sottolineare con particolare decisione il fatto che la Provincia di Agrigento trascura il nostro territorio e il versante Agrigento della Valle del Belice, lontano non solo dal punto di vista geografico, ma anche politico e culturale”.

Nel 1997 la piccola cittadina di Montevago du una delle prime ad aderire al progetto di Sciacca provincia portato avanti all’epoca dal sindaco della città termale Ignazio Messina. Oggi è anacronistico parlare di nuove province e la realtà territoriale saccense ha forse perso una importante opportunità, ma la presa di posizione di Botta e le dichiarazioni di Impastato sono emblematiche di un disagio che in un momento di grave crisi emerge in maniera molto più nelle aree periferiche della provincia di Agrigento.

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