Monte: “Il motto del presidente Montalbano è “lei non può parlare”. Duro scontro ieri sera tra i due
SCIACCA. Duro scontro ieri sera, nel corso della breve durata del Consiglio comunale, tra il consigliere comunale Salvatore Monte e il presidente del Consiglio comunale Pasquale Montalbano. “Non avrei mai immaginato- scrive Monte in una nota- che nel corso della consiliatura avrei avuto tanti scontri con il presidente di sala Falcone Borsellino, l’eletto Pasquale Montalbano. Se il soffio dello spirito della buona politica indirizzò la ex maggioranza a scrivere il cognome Montalbano è anche vero che nessuno avrebbe mai immaginato che il motto della sua presidenza sarebbe stato “lei non può parlare”.
Per Monte “è già successo parecchie volte ma, ahimè, è successo nuovamente ieri sera quando riprenotandomi, dopo aver dibattuto sullo stallo in cui versano i lavori d’aula, mi è stato negata la parola! Ho deciso così di rivolgermi verso il trono presidenziale per capire il motivo del diniego e per dire, anche fuori microfono, che avrei chiesto la verifica del numero legale. Il presidente ha così sentenziato che avevo parlato abbastanza e che il mio intervento non era autorizzato (le mie corde vocali ringraziano)”.
Per Monte, “parlare all’interno dell’aula occorre studiare nuovi regolamenti, meglio se editi dal Buon Montalbano che, ancora una volta, ha dimostrato di non essere super partes e di non voler instaurare alcun rapporto di serenità all’interno dell’aula. Intollerabile! Da Lillo Santangelo a Calogero Bono (ricordo queste diverse presidenze) credo che le dinamiche consiliari si siano basate anche sulla collaborazione tra presidenza e gruppi consiliari di maggioranza ed opposizione, cosa che qui regolarmente non accade”.