MONTE: “EMOZIONANTE VEDERE I TUNISINI AFFASCINATI DAI NOSTRI CARRI ALLEGORICI”
Abbiamo raggiunto telefonicamente Salvatore Monte ad Hammamet, in Tunisia, nel corso della sfilata dei carri saccensi al carnevale. Incontenibile per il successo della “trasferta” tunisina, ma soprattutto per aver traghettato l’aria festaiola tiipcica saccense del carnevale.
Salvatore Monte un’esperienza faticosa ma gratificante.
“Grazie, intanto, al Corrieredisciacca.it per la telefonata che mi consente di spendere due parole su questa esperienza carnascialesca in tera tunisina. Ammetto che non è stato facile. Il mix di emozioni provate in questi giorni mi ha emotivamente frastornato. Sembra come vivere in un film.
Di sicuro però sono consapevole del fatto che questa grande avventura ha dimostrato, ancora una volta, come il carnevale di Sciacca è in grado di stravolgere qualsivoglia popolazione”.
Come nasce l’idea di trasferire l’esperienza carnascialesca da Sciacca ad Hammamet?
“Questa avventura, iniziata in parte senza immaginare che avrebbe avuto degli sbocchi, ha avuto come protagonisti alcuni nostri concittadini, operatori del Carnevale, che meritano di essere elogiati. Vivere quattro mesi fuori di casa, vivere relazionandosi con una cultura diversa, con una lingua diversa e con una concezione del carnevale diversa beh non è per niente facile. Se questo sogno è divenuto realtà lo devo alla caparbietà di Pietro Dimino, carrista saccense che ha sposato la mia idea con grande entusiasmo pur consapevole delle difficoltà a cui andava incontro. Un grazie va rivolto a Michelangelo Spoto, storico movimentata del carnevale di Sciacca che in questi mesi è stato inarrestabile, la sua presenza ha impreziosito il cast tecnico. Un plauso a Nicolò Russo, altro carrista saccense che non ha mai guardato le lancette dell’orologio o dato importanza alla necessità di riposarsi, un treno a vapore. Un grazie al giovanissimo Calogero Santangelo, decoratore diplomato al Liceo artistico di Sciacca che, per la prima volta, si è cimentato nella decorazione di un carro allegorico,anzi tre, e ci è riuscito a pieni voti dimostrando grandissima inventiva e professionalità. A loro il mio più sentito grazie che, in maniera doverosa, estendo alle loro famiglie che li hanno visti lontani per mesi”.
Un impegni faticoso che ha riscosso successo.
“Un trionfo di colori, musiche ed apprezzamenti da parte dei vertici dell’attuale governo provvisorio tunisino. Tutti felici per la grande partecipazione popolare che ha accompagnato la sfilata dei carri. Queste operazioni servono, servono per promuovere e servono per capire che il carnevale e la annessa realizzazione di carri può essere un mestiere per molti giovani. In questi giorni, dati alla mano grazie al ministero del turismo tunisino, le strade di Hammamet sono state invase da più di 70.000 turisti tra inglesi, francesi e tedeschi che hanno udito la storia del nostro carnevale più volte raccontata dal palco delle esibizioni”.
Cosa rimane dell’esperienza?
“Tolto l’aspetto organizzativo che fa parte della mia professione, sono felice del fatto che il nome della nostra città sia stato portato in alto per giorni e giorni. Ringrazio infine i nostri concittadini che, grazie ai social, hanno avuto modo di apprezzare e commentare. Noi siamo la città del carnevale, noi siamo al carnevale”.
Filippo Cardinale