MONTANTE VA IN CARCERE, DAI DOMICILIARI “INQUINAVA LE PROVE”
Antonello Montante, imprenditore ed ex presidente di Sicindustria e “paladino” dell’antimafia è stato tradotto in carcere. Era ai domiciliari, ma oggi pomeriggio è stato arrestato dagli investigatori della squadra mobile di Caltanissetta. Dai domiciliari avrebbe provato a inquinare le prove raccolte contro di lui. La procura nissena ha chiesto un aggravamento della misura cautelare per quanto accaduto negli ultimi giorni e il giudice delle indagini preliminari Maria Carmela Giannazzo ha disposto d’urgenza il provvedimento.
Si apre un nuovo capitolo nel caso giudiziario che ha travolto uno dei simboli dell’antimafia: è accusato di aver creato due associazioni a delinquere, per spiare i magistrati di Caltanissetta e per orientare la gestione dei fondi pubblici dell’assessorato regionale Attività produttive. Montante, l’uomo di tanti misteri: due anni fa, i poliziotti trovarono una stanza segreta piena di dossier nella villa di Serradifalco dell’imprenditore, dove negli ultimi giorni è stato ai domiciliari.