Mobilitazione Terme in consiglio, polemica sfiorata

SCIACCA. Il consiglio comunale di Sciacca ieri sera ha fatto proprio un documento del comitato civico Patrimonio termale relativo all’adesione attraverso apposita delibera alla manifestazione per le terme del prossimo 6 marzo.

Tra le tante cose dette, da segnalare un intervento del consigliere comunale Ignazio Bivona che rischiava di dare vita all’ennesima polemica tra amministrazione e opposizione. “L’amministrazione comunale è organizzatrice della mobilitazione per le terme del prossimo 6 marzo ?” E’ la domanda posta da Bivona al sindaco Fabio Termine ad inizio della seduta consiliare, subito dopo la lettura da parte del presidente Ignazio Messina del documento del comitato civico.

Bivona ha posto il quesito dopo che a tutti i consiglieri è giunta un invito da parte del sindaco in cui ci sarebbe scritto che “il Comune di Sciacca di concerto con il Comitato civico si è fatto promotore della manifestazione popolare”.

“Noi invitati dal sindaco alla manifestazione ? C’è un’anomalia nel percorso individuato, fino ad oggi abbiamo saputo che l’iniziativa è del solo comitato e che amministrazione e consiglio aderivano insieme”.

Il sindaco Fabio Termine nel suo intervento ha risposto a Bivona: “Ho incontrato il comitato civico qualche settimana fa ed ho detto che il Comune aderisce in prima persona occupandosi anche di invitare soggetti istituzionali. Se dall’ufficio di gabinetto è partito un invito anche per i consiglieri .- ha aggiunto – io me ne scuso. Non è il caso di fare polemiche, Bivona fa un esercizio di stile della scrittura e parla da avvocato, non da politico. Ciò che in questo momento conta è che tutti insieme contribuiamo alla riuscita della manifestazione. Dopo il corteo del 6 marzo dobbiamo tutti insieme incontrarci e in modo unitario decidere di assumere una posizione unitaria. La proprietà materiale delle Terme è della Regione, ma la città e il territorio possono considerarsi proprietari morali. Dobbiamo fare in modo che la questione diventi territoriale e non sollo cittadina”.

Poi anche altri interventi hanno contribuito a placare i toni: lo hanno fatto lo stesso Ignazio Messina, Fabio Leonte (su questa vicenda – ha detto – non ci può essere contrapposizione) e anche il consigliere comunale Calogero Bono: “Buona l’idea di parlare ad inizio delle sedute del nostro problema più importante – ha detto – oggi la questione Terme è trattata sul piano politico con sufficiente serenità da parte di tutti noi e fa parte di quel percorso che ci vede già più vicini con altri temi importanti come l’ospedale ad esempio. Per raggiungere l’obiettivo dobbiamo mettere tutti assieme il governo regionale attorno ad un tavolo. Ma occorre che i deputati si muovano insieme, non singolarmente. E se il governo continua a non dare risposte chiare, facciamo in modo di fare noi una proposta attraverso un tavolo tecnico di parlamentari del territorio e una delegazione del nostro Comune.

Giuseppe Recca