Mobilità sostenibile, interessante assemblea di CittadinanzaAttiva
SCIACCA. La sensazione, per chi ha assistito ieri sera all’iniziativa di Cittadinanzattiva dedicata al tema della mobilità sostenibile, è che la città di Sciacca su questi argomenti è indietro anni luce sul piano politico, culturale e civico. In verità, chi come noi segue queste vicenda da anni sa bene dei ritardi e delle colpe storiche di chi ha gestito la pubblica amministrazione, sempre estraneo alla urgenza di attivare politiche di sviluppo sostenibile in genere.
Le ottime relazioni dell’architetto Salvatore Chiarello e dell’ingegnere Debora Piazza, hanno illustrato la situazione viaria della città esponendo i dati raccolti con le loro attività e quelli elaborati dal Piano Urbano di Mobilità Sostenibile del 2016, approvato dalle istituzioni cittadine ma poi messo nel cassetto.
In quel documento, fatto all’epoca perchè era obbligatorio e non perchè ci fosse una vera volontà politica di prendere di petto la questione come già hanno fatto in tante città, vengono descritte le criticità e le soluzioni per superare lo scoglio del traffico, della difficile vivibilità del centro storico e della carenza di parcheggi.
L’assemblea aperta promossa da Cittadinanza Attiva e dalla Rete dei Procuratori dei Cittadini nei locali di Palazzo Lazzarini, è stata molto interessante, ma dovrebbe avere un seguito con una presenza più partecipata da parte delle istituzioni (c’erano solo il vice sindaco Gianluca Fisco e i consiglieri comunali Giuseppe Catanzaro e Daniela Campione).
Pierina Di Martino e Nino Porrello di Cittadinanzattiva e della Rete Procuratori dei Cittadini, hanno riaperto un varco su un tema che deve andare oltre il tradizionale confronto su tenere aperto o chiudere il centro storico. Ci sono tanti studi e ricerche su modifiche diverse alla viabilità cittadina che possono migliorare in modo concreto il traffico e aumentare aree di sosta, senza bisogno di fossilizzarci sulle questioni dei grandi progetti per realizzare parcheggi. E, di conseguenza, migliorare la qualità della nostra vita.
I professionisti presenti hanno presentato idee di valorizzazione del centro storico e di viabilità alternativa che meritano molta attenzione da parte di tutti, dai cittadini alle istituzioni. Ma bisogna aprire un dibattito. E, soprattutto, scavalcare quello scoglio culturale che ci porta ancora a preferire l’utilizzo dell’auto ad una buona sana passeggiata a piedi che forse ci farebbe impiegare meno tempo, anche rispetto ai mezzi pubblici che a Sciacca, come ha evidenziato l’architetto Piazza, utilizzano tratte con tempi molto lunghi.
Giuseppe Recca