MINI BILANCIO DI DI PAOLA SU FACEBOOK: SEGNALI DI ADDIO ?
Una riflessione inusuale del primo cittadino sul più popolare social network fa pensare ad un commiato
Su Facebook una riflessione pubblica che sa tanto di messaggio cifrato e di addio. Poche righe che non fanno parte della routine della sua consueta presenza sui social network, fino ad oggi limitata alla condivisione di notizie riguardanti l’attività amministrativa, la maggior parte delle quali provenienti dal canale istituzionale del Comune di Sciacca.
Cosa c’è dietro ad uno scritto comparso questa mattina sul profilo Facebook del sindaco Fabrizio Di Paola accompagnato con una foto poco istituzionale, un momento di relax prima di una intervista televisiva ?
Ecco il testo del post diffuso dal primo cittadino saccense: “Anni drammatici e tormentati, quelli trascorsi dal maggio 2012 ad oggi. Senza dubbio i peggiori in assoluto dal dopoguerra per i Comuni, abbandonati al loro destino, ma obbligati per legge a continuare ad erogare servizi alle rispettive comunità territoriali.
Emergenze su emergenze. Problemi su problemi: economico-finanziari, organizzativi, di personale, su presidi, beni e risorse della città, persino calamità naturali. Una crisi economico-occupazionale senza precedenti.
Ma anche risultati ed obiettivi raggiunti, contemperando rigore e sviluppo. Tutto affrontato a testa alta, con forza, coraggio e determinazione, ma anche con lealtà e chiarezza verso i miei concittadini, onorando la funzione e l’alta responsabilità”.
La riflessione del sindaco di Sciacca è stata oggetto di tanti “like” e anche di tanti attestati di stima e amicizia. Non si può in effetti smentire il peso delle difficoltà quotidiane, ma dal nostro punto di osservazione dobbiamo cercare di analizzare le parole del primo cittadino, non incline a questo tipo di uscite sui sociale network, per giunta poche ore dopo l’esito di quel referendum costituzionale al quale lo stesso si affidava per valutare a quanto pare una sua eventuale volontà di proseguire il cammino amministrativo con una ricandidatura.
Nelle parole di Di Paola si deve leggere una sorta di consuntivo ? Un commiato ? Una esternazione dopo un momento di delusione ? O uno slancio a proseguire pur con tante difficoltà ?