MILIOTI: “SULLE TERME IL SINDACO TACE”
In attesa dell’incontro che il sindaco ha richiesto a Palermo, all’assessore all’Economia Gaetano Armao e al presidente della Regione, Nello Musumeci, per fare ilpunto sulla situazione, il consigliere comunale di opposizione Giuseppe Milioti, lancia una frecciata all’Amministrazione comunale che seguita il suo “silenzio assordante” e continua a “fare lo scarica barile”, accusando la Regione. Uno scarica barile che Milioti associa anche al deputato regionale Michele Catanzaro.
Scarica barile che secondo Giuseppe Milioti “serve solo a pulirsi la coscienza”. Se da un lato ancora la Regione deve accatastare le stufe di San Calogero e completare la concessione dei beni con il piccolo albergo e l’ex Motel Agip, dall’altro il consigliere comunale rimarca l’inoperosità dell’Amministrazione “ad avviare quella complessa attività del verbale di consistenza” che a tutt’oggi “non risulta essere stata posta in essere per accertare lo stato di conservazione e manutenzione degli immobili e degli impianti , nonché dell’impiantistica termale”.
Va ricordato come il verbale di consistenza è a carico del Comune, attività ribadita anche nella riunione palermitana del 13 dicembre scorso, culminata con la stesura di un verbale e con un sollecito al Comune di adoperarsi in tal senso. “Se condizioni dell’atto di concessione prevedono che lo stesso non produca effetti se non c’è il verbale di consistenza, che risulta essere cosa assai complessa, mi vuole spiegare il sindaco e l’onorevole Catanzaro a che servono le continue richieste alla regione?” è il punto di domanda posto da Milioti.
Milioti è convinto che la vicenda delle terme è finita dentro “un pantano dal quale difficilmente ne usciremo perchè si continua a giocare allo scarica barile, mentre le terme sono chiuse e così facendo rimarranno chiuse per molto tempo”.
“Visto che i beni sono ancora nel mezzo tra Regione e Comune, non sarebbe meglio che la Regione decida di avviare lei l’iter che porti a questo benedetto bando per cercare di avviarci alla riapertura delle nostre terme?”, conclude Milioti.