Migranti: naufragio al largo di Lampedusa, 41 morti

E' in corso l'imbarco di 598, dei 1.905 migranti ospiti dell'hotspot di Lampedusa, sulla nave Diciotti che, ad operazioni concluse, farà rotta verso Reggio Calabria. A seguire - secondo quanto è stato disposto dalla Prefettura di Agrigento - altri 250 immigrati lasceranno i padiglioni di contrada Imbriacola e verranno accompagnati al porto dove il traghetto di linea li porterà a Porto Empedocle. Entro la tarda mattinata, infine, altri 80 partiranno con una motovedetta della Guardia di finanza sempre per Porto Empedocle. Nella struttura di primissima accoglienza, che nei giorni scorsi è arrivata ad ospitare anche 3 mila persone, dovrebbero rimanere 977 migranti a fronte di poco meno di 400 posti, Lampedusa, 14 marzo 2023. ANSA/ELIO DESIDERIO

LAMPEDUSA- Quarantuno migranti sono morti dopo che un barchino, salpato da Sfax in Tunisia, si è ribaltato ed è affondato durante la navigazione nel canale di Sicilia. A raccontare quella che è stata l’ennesima tragedia sono i quattro sopravvissuti, tre uomini e una donna, che sono stati salvati dalla motonave Rimona che, stamattina, li ha trasbordati sulla motovedetta Cp327 della Guardia costiera.
I 4 naufraghi, originari di Costa d’Avorio e Guinea Konakry, sono sbarcati a Lampedusa.

I quattro naufraghi hanno raccontato ai militari della Guardia costiera di essere partiti da Sfax in 45, fra cui 3 bambini, alle ore 10 di giovedì. Dopo circa 6 ore di navigazione, il barchino in metallo di 7 metri, si è capovolto a causa di una grande onda. Tutti i migranti – stando a quanto riferito dai superstiti – sono finiti in mare.
Solo in 15 avevano un salvagente, ma sono annegati lo stesso. I morti, stando alle testimonianze dei tre uomini e della donna che sono sotto choc, sono 41, fra cui 3 bambini. Né la nave, battente bandiera maltese, bulk carrier “Rimona” che li ha salvati, né le motovedette della Guardia costiera hanno avvistato cadaveri. E questo perché i quattro sono stati soccorsi ieri, dopo più giorni dal naufragio e a distanza da dove si è consumata la tragedia.

Il naufragio è avvenuto al largo tra Lampedusa e la Tunisia, secondo il racconto dei quattro superstiti che dicono di essere rimasti per diverse ore in acqua, almeno fino a quando non sono riusciti ad avvicinarsi e a salire su una barca in ferro, senza motore, verosimilmente abbandonata dopo un trasbordo di migranti. Su quella carretta sono rimasti alla deriva, trasportati dalla corrente – stando alle confuse dichiarazioni dei naufraghi – per circa 4 giorni. Ad avvistarli e localizzarli ieri è stato l’assetto aereo Frontex che ha fatto scattare i soccorsi. La Capitaneria di porto italiana ha attivato la Guardia costiera libica, perché il natante con i 4 sopravvissuti nel frattempo era finito al largo della Libia, ma nessuno è intervenuto. Le motovedette italiane si sono dunque spostate fino al largo delle acque di Zuwara dove i quattro erano stati soccorsi dalla nave bulk carrier “Rimona” e dove sono stati trasbordati sulla motovedetta Cp327 della Guardia costiera.