Messina: “Sciacca va a rimorchio di altre città quando deve invece fare da guida”

SCIACCA. Dopo avere elencato le attività svolte dal consiglio comunale dall’atto del suo insediamento alla presidenza, Ignazio Messina nella conferenza stampa di fine anno ha lanciato delle precise stilettate all’amministrazione comunale che vanno in direzione completamente diversa rispetto a quel clima di pacificazione politica di cui si è parlato in questi mesi.

Alcuni passaggi politici della sua conferenza stampa ci inducono a pensare che si profila una stagione nuova (al di là dell’esito del ricorso elettorale) che riprende quella caratteristica “culturale” della politica saccense fatta di contrapposizione a tutti i costi.

“L’ho già detto e lo ribadisco – dice Messina – mi pare l’attività dell’amministrazione in carica non si caratterizzata dalla programmazione e dalla ricerca di finanziamenti. Bisogna poi migliorare i servizi sociali e stare vicino a chi ha bisogno, come ad esempio regolarizzare il contributo alle famiglie che portano i loro figli in centri specializzati fuori Sciacca”.

“E’ una fase storica in cui Sciacca viene quasi rimorchiata da altre realtà del territorio – ha detto il presidente del consiglio comunale – quando invece dovrebbe essere città guida e punto di riferimento. La sanità, ad esempio, da ospedale delle eccellenze il Giovanni Paolo II è diventato ospedale delle carenze e arranchiamo rispetto a Ribera dove con autorevolezza si stanno dando un gran da fare per rilanciare il loro ospedale”. Messina non nasconde ancora la delusione per la vicenda ospedale, con l’iniziativa del sindaco Termine che organizzò una riunione senza coinvolgere il consiglio comunale: “Si sta facendo una corsa solitaria convocando i sindaci – ha aggiunto – dimenticando che ci sono poi dei passaggi obbligati. Se sul tema dell’ospedale devi adottare un atto deliberativo, devi poi passare dal consiglio comunale. E’ dunque meglio coinvolgerlo per fare delle scelte, magari con un confronto migliori la qualità della proposta”.

Chiediamo a Messina se sta pensando a ricucire il rapporto istituzionale, magari insieme al sindaco, con il governo regionale, che con Nello Musumeci aveva quasi chiuso le porte alla città di Sciacca (venuto solo una volta in visita istituzionale in 5 anni).

“Io personalmente ho già preso contatti con il governo regionale, prendendo contatti con l’assessorato all’energia che si occupa di acqua e rifiuti. Farò lo stesso con altri assessorati e con il presidente Renato Schifani e chiederò risposte sui temi che riguardano Sciacca. Io lo sto facendo, se altri vogliono farlo che ben venga. Fino ad oggi con l’amministrazione alla Regione abbiamo fatto insieme solo un incontro sulle Terme in assessorato bilancio. Per il resto – ha detto – mi sembra che l’amministrazione stia viaggiando per i fatti suoi, cosa che naturalmente è legittimata a fare. Per quello che mi riguarda il mio obiettivo non è l’amministrazione comunale, ma la città, ed io per raggiungerlo utilizzo miei contatti e mie conoscenze per portare risultati e benefici. Io faccio la mia parte – ha concluso – se altri vogliono farla la faremo insieme, altrimenti pazienza. Fino ad oggi i segnali in questo senso sono stati altalenanti. Al momento non so nulla di contatti diretti con la Regione, tranne quelli fatti mi pare con altri sindaci. Ripeto, Sciacca non può andare a rimorchio, deve essere locomotiva, deve essere guida del territorio. Deve riconquistare un ruolo che gli compete e che gli altri Comuni gli riconoscono”.

Giuseppe Recca