Mercoledi 9 agosto al Circolo di Cultura “Comunicazione Aumentativa Alternativa, nuova frontiera per autonomia e inclusione”
SCIACCA. La Comunicazione Aumentativa Alternativa, ovvero la possibilità di recepire e trasmettere informazioni e comunicare stati d’animo e sentimenti attraverso un sistema fono-simbolico, è il tema di una serata extra di “Frammenti d’Arte23”, la rassegna di iniziative estive organizzate dal Circolo di Cultura.
In collaborazione con San Marco RestArt23, il Comitato provinciale Asi, l’equipe CAA di Sciacca e l’Associazione Nova, mercoledi 9 agosto alle ore 19 in vicolo De Stefani si parlerà di questo metodo semplice e immediato, che viene incontro alle esigenze di ragazzi, ragazze, genitori e ogni individuo che deve affrontare difficoltà di comunicare verbalmente, un disturbo che si manifesta anche in molte malattie genetiche, e non.
La CAA viene oggi utilizzata nella scuola e nell’assistenza sanitaria, ma anche nei luoghi di cultura, e viene ritenuta un linguaggio molto potente nella sua semplicità, che risponde benissimo al diritto di chi ha difficoltà a comunicare attraverso la parola, di sapere a cosa andrà incontro e perché, o anche soltanto di esprimere ansia o paura. Un progetto anche civico perché mette al centro e promuove il dibattito e la consapevolezza sull’inclusione e sull’autonomia, sul suolo delle istituzioni e sulla responsabilità di ciascuno di noi.
A Sciacca da alcuni anni c’è un gruppo di lavoro che ha portato il metodo CAA nelle scuole ed è diventato importante punto di riferimento nel sud Italia grazie alla creazione di un’apposita biblioteca.
A discutere di Comunicazione Aumentativa Alternativa, nuova frontiera per autonomia e inclusione, saranno le docenti Francesca Drogo, traduttrice Inbook; e Gisella Mondino, coordinatrice o portavoce dell’equipe CAA di Sciacca. Previsti testimonianze e contributi di chi si è formato secondo il modello Inbook. A cooordinare gli interventi sarà il giornalista Giuseppe Recca.