MENO FONDI PER I PRECARI, LA REGIONE TAGLIA ANCORA
La Regione Siciliana taglia i fondi destinati ai precari degli Enti Locali e scoppia la rivolta dei Sindaci dell’Isola. Solo nei giorni scorsi, il Comune di Ribera ha appreso che, rispetto allo stanziamento atteso, ha subito una decurtazione del 6,27% pari a circa € 90.000,00.
“La Regione, dice il Sindaco Pace – tradisce gli impegni assunti con i Comuni tagliando a tempo scaduto il contributo per i precari, un taglio sostanziale che arriva ad esercizio finanziario già concluso e che rischia di farci provocare un buco in bilancio. Ciò nonostante questo Ente, continua il Sindaco, non ha mai decurtato le ore contrattuali o peggio ritardato il pagamento degli stipendi, come si apprende facciano altri Sindaci dell’isola che, fino a quando non vengono introitate nelle casse comunali i trasferimenti Regionali non retribuiscono i loro dipendenti, facendo slittare perfino di 5 mesi il pagamento o addirittura, in alcuni casi, non provvedono al rinnovo dei contratti, malgrado fossero autorizzate le relative proroghe”.
La Finanziaria ha previsto l’abolizione di tutte le vecchie norme, anche quella che obbligava la Regione a dare un contributo ai Comuni dell’80 o del 90% e, pertanto, agli Enti Locali verrà erogato il contributo pari a quello dell’anno precedente. “Appare doveroso mettere in risalto – afferma il Sindaco Pace- che tali provvedimenti vengono adottati dagli stessi gruppi politici presenti presso il Consiglio Comunale di questo Ente gruppi che, ogni qualvolta questa Amministrazione è costretta ad aumentare le tasse, per scongiurare il licenziamento di dipendenti o per non rischiare il dissesto finanziario, polemizzano all’interno del consesso”.
Pace assicura che l’Amministrazione “così come ha fatto in passato, si prodigherà per assicurare la retribuzione ai lavoratori precari in modo puntuale e costante, ma avverte l’obbligo morale di sottolineare quanto la situazione sia difficile e al tempo stesso delicata e a tal proposito, rivolge un sentito appello alla deputazione Nazionale e Regionale affinché si possa addivenire ad una risoluzione dell’annosa questione dei precari che, se da un canto svolgono un ruolo importante all’interno della macchina Comunale dall’altra la loro condizione assume un risvolto di carattere sociale e rilevante”.