Marsala, manette per due uomini: avevano a bordo 2 chili di cocaina purissima
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MARSALA. Scovati dai carabinieri della sezione operativa di Marsala, coadiuvati dai colleghi della Compagnia d’intervento operativo del XII Reggimento mobile di Palermo, due uomini con due chili di droga a bordo dell’auto. Cocaina dall’elevatissima purezza (intorno al 90%) del valore sul mercato di 200 mila euro.
Due uomini a bordo di un’auto si erano fermati in un’area di servizio, la «Coccigrill» lungo la strada a scorrimento veloce Marsala-Birgi, ma non scendevano dall’auto. Vicini alla pompa carburanti, ma non facevano rifornimento, né scendevano per andare al bar. Una stasi che ha insospettito i carabinieri.
Scattano i controlli e i militari dell’Arma, hanno rinvenuto, in caserma, che in auto c’erano ben due chilogrammi di cocaina. Sono così scattate le manette al 44enne marsalese Carlo Frazzitta e del catanese Agatino Lorenzo Abate, di 43 anni, con diversi precedenti penali (rapine). I due presunti «corrieri della droga» sono stati arrestati venerdì scorso, intorno alle 14.
Sembra stessero tornando a Marsala dopo essere stati fuori provincia. Hanno giustificato il loro viaggio, nonostante i divieti imposti dalla zona arancione, per motivi di lavoro, accusando però subito un notevole nervosismo. Al momento del controllo, il catanese non avrebbe saputo giustificare la sua presenza a Marsala, in tempo di restrizioni Covid. Accompagnati in caserma, i carabinieri hanno quindi effettuato la perquisizione dell’auto. Uno degli sportelli laterali sembrava più lento dell’altro e così, smontato, i militari hanno rinvenuto due lastre di materiale bianco confezionate in cellophane con una strana scritta: «X6M».
L’esame narcotest ha confermato la natura di sostanza stupefacente. I due presunti «corrieri della droga» sono stati, perciò, condotti in carcere a Trapani, in attesa della convalida. A difendere Frazzitta è l’avvocato Vincenzo Forti, mentre legale di Abate è il catanese Salvatore Cannata. Intanto, sono state avviate indagini sulla misteriosa scritta «X6M» impressa nelle lastre di cocaina, per capire da dove arriva.