Marsala, duro colpo alle scommesse clandestine: 9 misure restrittive e sequestrati 23 mln

MARSALA- Dodici persone indagate, di cui nove destinatari di un provvedimento restrittivo, 23 milioni di euro sequestrati frutto di scommesse clandestine.

Questa la cifra di una inchiesta dei finanzieri del comando provinciale di Trapani, coordinata dal pm Roberto Piscitello della Procura di Marsala. Gli indagati sono: Antonino Angileri, Luigi Cascio, Maria Canino, Filippo Gallina, Marica Genco, Giuseppe Granata, Giovanni Marchese, Salvatore Marino, Carlo Napoli, Gabriele Napoli, Sebastiano Sciacca e Michelangelo Tilotta. Napoli, Granata, Cascio e Marchese hanno avuto i domiciliari, Gallina e Angileri l’obbligo di dimora, Marino e Tilotta il divieto di esercitare la professione di tecnici informatici e Genco la misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali.

Nell’abitazione della coppia di marsalesi indagata per aver creato due organizzazioni criminali che gestivano scommesse sportive clandestine a Marsala e all’estero, sono stati rinvenuti 85mila euro in contanti.

A disporre il maxi sequestro preventivo, anche per equivalente, è stato il gip di Marsala, su richiesta della Procura, guidata da Fernando Asaro. L’ordinanza del gip dà atto della creazione di un sistema illecito per la raccolta di scommesse clandestine che ha determinato un volume d’affari pari a circa 23 milioni di euro, con giocate da parte di oltre mille scommettitori, alcuni dei quali residenti in Tunisia. Le indagini preliminari sono in corso e hanno preso spunto dalla segnalazione di un privato cittadino.

Secondo gli investigatori,  “i coniugi erano inseriti in due distinte associazioni a delinquere che operavano separatamente, ma con medesime modalità: una consisteva nel porsi come intermediari tra i privati scommettitori e i siti sui quali i soggetti avevano acceso regolarmente i propri conti gioco, permettendo cosi agli scommettitori di rimanere anonimi; l’altro consisteva nella raccolta delle scommesse e il successivo utilizzo di siti di scommesse esteri dedicati, privi delle autorizzazioni per operare in Italia.”