MARSALA BATTE CASSA: CHIEDE CONTRIBUTO PER PAGARE SPESE DEL RICORSO ELETTORALE
Cento euro a testa per i dodici consiglieri eletti nella coalizione che lo ha sostenuto
Gioacchino Marsala prepara il ricorso elettorale e chiede un contributo ai candidati dei partiti della sua coalizione che sono stati eletti in consiglio comunale. Una richiesta che avrebbe fatto storcere il naso a qualcuno, per non dire a tutti, ma che deve essere analizzata.
Marsala, in particolare, ha chiesto un contributo di 100 euro ciascuno ai dodici consiglieri comunale della sua coalizione risultati eletti. Insieme ai sindaci di altri Comuni siciliani esclusi da un possibile ballottaggio, Marsala ha deciso di presentare ricorso elettorale e per coprire i costi in sede giudiziaria ritiene giusto coinvolgere i rappresentanti della coalizione che invece hanno potuto gioire per l’avvenuta elezione in consiglio. Il ricorso è anche dei consiglieri e dei partiti che rappresentano, quindi perché non collaborare ?
La coalizione che sosteneva Marsala, formata da Fli, Mpa, Pd e Api, in realtà non ha mai assunto una posizione ufficiale rispetto alla volontà di Marsala di fare ricorso.
La vicenda è quella degli uffici elettorali di alcuni Comuni, tra cui Sciacca, che nel loro conteggio avevano assegnato le percentuali sulla base del totale dei voti attribuiti ai candidati sindaci. Invece, secondo la prima interpretazione della Regione, la base doveva essere calcolata sul totale dei voti validi, ovvero quelli presi dai candidati sindaci ma anche da liste e candidati al consiglio, con l’unica eccezione delle schede nulle. Fu il caos, a Sciacca Fabrizio Di Paola venne rinviato al ballottaggio, Marsala cominciò a pensare alla possibilità di rientrare in corsa. Fino a quando la Regione non ha fatto un passo indietro e confermato il conteggio degli uffici elettorali. Gli esclusi dal ballottaggio ora pensano ai ricorsi. che hanno però un costo.