MARIO DI GIOVANNA SI CANDIDA ALLE REGIONALI CON I GRILLINI
L’ingegnere Mario Di Giovanna, noto per le sue lotte ambientali contro i colossi del petrolio per evitare l’installazione di piattaforme petrolifere davanti la nostra costa, ha deciso di candidarsi per le regionali nel M5S.
Nel suo profilo FB spiega il perchè.
Dopo un lungo travaglio interiore ho deciso di presentare la mia candidatura alle Regionarie del M5S. Ho intenzione di mettere a frutto e a disposizione del M5S e della collettività l’immenso patrimonio umano di battaglie civiche nel territorio maturato in 13 anni di attivismo ( Lotta alle trivellazioni, Acqua Pubblica, Tribunale, Terme, lotta contro l’eolico industriale, PRG, etc).
La mia candidatura ha il preciso scopo di creare un dibattito politico costruttivo per fare crescere il M5S nei territori e farlo tornare protagonista nelle battaglie che gli sono proprie ( Ambiente, Acqua, Mobilità sostenibile, sviluppo, connettività), ed in particolare riprendere con slancio la caratteristica del M5S degli albori, la partecipazione dal basso. E’ innegabile che a livello di rapporti col territorio qualcosa nel M5S è andato storto.
Le ultime amministrative ci hanno visto sostanzialmente perdenti e ritengo che la motivazione principale sia che negli ultimi anni abbiamo perso i legami ed i rapporti con la società civile, legami che spesso sono stati ben interpretati da una serie di liste civiche formate da ragazzi entusiasti e ben motivati. Occorre cambiare verso e per farlo serve ammettere gli errori e creare un dibattito serio e costruttivo tra gli iscritti.
La mia candidatura ha quindi questo preciso scopo, ho intenzione di fare diventare patrimonio comune del M5S i mie 13 anni di azioni continue a supporto del territorio e far tornare le nostre associazioni nel territorio volano della vita civica delle città. Ripartendo dal basso e dalla società civile potremmo continuare a crescere sopratutto nelle competizioni locali dove il M5S ha avuto i risultati più deludenti. Abbiamo necessità di nuovi spazi di incontro e di partecipazione dal basso e di maggiori legami col territorio e la società civile.
Considero le Regionarie un momento unico e democratico per creare un dibattito su chi siamo veramente e per dare slancio alle nuove e vecchie idee che fanno la vera differenza con le altre associazioni politiche. Sono sempre stato un portatore di idee e contenuti, e il mio impegno civico incessante è lì a testimoniarlo, e sono convinto che comunque andranno queste selezioni e da chiunque sarà formata la lista dei nostri portavoce candidati considererò un successo la mia candidatura se si creerà un dibattito sereno e costruttivo sulle idee e sulle azioni concrete da intraprendere per la salvaguardia del nostro territorio ed un effettivo rilancio della nostra azione politica di cittadini informati, attivi ed entusiasti.
Per Mario Di Giovanna, queste sono delle primarie che servono a creare un dibattito politico all’interno del M5S, candidarsi non significa automaticamente essere inseriti nella lista del M5S, il dibattito che ne seguirà darà maggiore forza a chiunque rappresenterà il movimento alle prossime elezioni.
E il rapporto con il deputato saccense grillino Matteo Mangiacavallo? Se mi candido è perché ho vissuto con disagio il carente rapporto col territorio portato avanti dal M5S in questi anni. Sono convinto che sia necessario ripartire con forza dal basso. Ma il mio intento non è demolitivo, ho fiducia nei portavoce uscenti, con i quali mi lega anche un solido rapporto personale che esula dalla politica, ma è innegabile che qualcosa non va e questo non può essere risolto con semplici chiacchiere da bar. É necessario quindi un dibattito politico, fermo, fiero e costruttivo che cambi le idee ed i metodi, non necessariamente le persone e l’unico e più importante momento possibile all’interno del M5S è in fase di primarie. Quindi metodi e idee, le persone passano in secondo piano. Chiunque sarà candidato, come sempre, avrà il mio appoggio.