MARCIANTE CRITICA I RENZIANI E RIMANE NEL PD. AL LAVORO PER UN PARTITO “DEMOCRATICO E LABURISTA”
L’avvocato Filippo Marciante, presidente del Pd, ex presidente del Consiglio comunale e uomo autorevole del Pd locale, oltre che tra i principali sponsor della candidatura a sindaco di Francesca Valenti, prende spunto dall’assemblea nazionale del Pd, appuntamento propedeutico del prossimo congresso del partito, per postare sul suo profilo una critica nei confronti di Renzi e dei renziani. “Renzi diserta l’assemblea”, scrive, aggiungendoi che “pare voglia sganciarsi dal Pd”. La sensazione gli sarebbe stata spronata da un deputato vicino a Renzi e amico di Marciante.
L’attuale presidente del locale Pd aggiunge: “Giusto, ognuno vada dove ritiene. Noi restiamo nel Pd, il Pd del 2007, il Pd democratico e laburista , il Pd che mette davanti lavoro , scuola , ambiente , cultura , solidarietà, investimenti e sviluppo economico sostenibile e tutti i nostri temi. I nostri , non quelli che abbiamo rincorso negli ultimi anni , restando indietro e regalando l’Italia al populismo inutile. Il Pd di tutti , il partito aperto e libero. Noi restiamo Pd”.
Filippo Marciante già da un periodo non indifferente per lunghezza -che coincide con i 15 mesi di Amministrazione Valenti tutt’altro che entusiasmanti- non è stato sulla scena politica locale, come ama fare. Lui, protagonista del palcoscenico politico, ha posto davanti a sé un sipario. Ma dietro le quinte non è stato inoperoso. Ha intessuto e continua a tessere rapporti a Roma con esponenti politici di primo piano del Pd, o di quel che resta di questo partito.
Ha stretto un rapporto di edificazione politica con il biscegliese Francesco Boccia. Parlamentare noto anche per essere sposato con Nunzia De Girolamo, prima berlusconiana di ferro, poi approdata da Angelino Alfano, poi ritornata in Forza Italia e non più eletta nella scorsa votazione, oggi inviata speciale di Giletti.
Filippo Marciante sta lavorando sotto traccia, silenziosamente. Nessun intervento pubblico a Sciacca, qualche post sul suo profilo Facebook. Sta serrando le fila tentando di calamitare quanti sono delusi dalla linea politica del Pd impressa da Matteo Renzi. Linea politica che si è distaccata dai parametri della prossimità al territorio, alle esigenze di chi non gravita nel mondo finanziario-industriale.
Un ritorno alle radici del Pd, alle ragioni della sua nascita. E’ trascorso già del tempo quando il Pd locale lanciava il ticket Michele Catanzaro-Filippo Marciante. Ticket che usciva dal locale congresso (evento raro come rari sono le riunioni del partito saccense) con il primo segretario cittadino e il secondo presidente cittadino. Catanzaro, grazie ad un rapporto di ferro con l’allora sottosegretario Davide Faraone, riuscì ad essere inserito nella lista per l’elezione all’Ars e ad essere eletto. Ma il ticket non ha dato al Pd locale quella spinta innovativa, quella “nuova linfa”.
In verità, da tempo il ticket non dà quei frutti immaginati o sperati. Il Pd saccense si è eclissato. Da questa eclissi, Filippo Marciante intende uscire e brillare di luce propria. Una luce da irradiare a quanti hanno quella voglia di “regalarsi un sogno”. Un sogno che non segue allodole, promesse, ma fatti concreti e che non si infrange in una strenua difesa dell’indifendibile. Una politica che ritorni ad essere presente rilanciando la migliore tradizione di un partito che, invece, ha preferito i salotti alle piazze.
Filippo Cardinale