Manutenzione ospedali, Zappia: “Se una struttura ha problemi ripetutamente nel tempo, vuol dire che chi dirige non è in grado di farlo”
AGRIGENTO. Si è insediato il 5 agosto scorso, a tre settimane dal nuovo incarico, Mario Zappia – commissario straordinario dell’Asp – traccia un primo bilancio. Tre settimane di lavoro, ma anche incontri istituzionali e nuove nomine.
“Durante questo periodo – dice Zappia al quotidiano La Sicilia – ho visitato gli ospedali, privilegiando la periferia rispetto al centro non perché questo sia meno importante ma perché, per natura, è più seguito, non fosse altro che per la distanza. Ho programmato settimanalmente i passaggi negli ospedali di periferia e ho visitato più volte i distretti di Sciacca-Ribera, Canicattì e Licata. La situazione è variegata, è come un nobile che ha bisogno di essere riconsiderato per rimettersi in forze. Sono rimasto stupito negativamente dalla mancata manutenzione generale degli ospedali, salvo qualche presidio che ho trovato abbastanza buono sotto il profilo della manutenzione ordinaria. L’obiettivo è quello migliorarle seguendo il concetto che deve essere il dirigente a proporre la soluzione al problema. Un concetto noto a tutti che nessuno, però, mette in pratica perché si aspetta sempre che lo faccia il suo superiore. Su questo aspetto darò giudizi ai direttori di unità operativa e di dipartimento perché se una struttura ha problemi ripetutamente nel tempo, vuol dire che chi dirige non è in grado di farlo e quindi i problemi devo risolverli io e i direttori sanitari e amministrativo”.