“Manifesto città a misura d’uomo” raccoglie 647 adesioni
SCIACCA. Si è conclusa dopo sei giorni la raccolta firme per l’adesione ad un “Manifesto per una città a misura d’uomo”. L’iniziativa, avviata dall’ingegnere e imprenditore saccense Mario Di Giovanna per rispondere alla nascita di un comitato spontaneo di commercianti che hanno voluto richiamare l’attenzione delle autorità su una revisione del programma Ztl e una riapertura della via Roma, ha raccolto 647 adesioni, di persone ed aziende che vivono, lavorano o sono utenti del centro storico.
Il 64% dei firmatari, secondo quanto comunica il promotore dell’iniziativa, pari a 425 persone, sono utenti del centro storico, quindi tutti quei cittadini della città di Sciacca che frequentano giornalmente il centro per passeggiare, fare compere, andare negli uffici, etc.
Il 36% dei firmatari, pari a 242 utenti, aggiunge Di Giovanna, rappresentano persone o operatori economici che hanno un interesse economico diretto nel centro storico, ovvero artigiani, gestori di alberghi e B&B, affittacamere, ristoratori, commercianti, lavoratori, dipendenti, proprietari di immobili.
“Abbiamo voluto lanciare un messaggio – conclude il promotore – ovvero che il centro storico appartiene a tutta la popolazione di Sciacca e quindi nelle decisioni che riguardano la sua gestione e fruizione, andrebbero pesate le esigenze di tutte le categorie di potenziali fruitori. La raccolta firme ha dimostrato che una parte maggioritaria degli operatori ed utenti del centro storico vedono con favore ed ottimismo una trasformazione del centro storico di Sciacca”.
Infine, l’iniziativa ha voluto richiamare l’amministrazione comunale ad impegnarsi per ZTL, autobus, bike sharing, parcheggi periferici, nuove aree pedonali, zone 30. Per restituire il centro storico alle persone, allontanando auto ed inquinamento – si conclude ancora – per un rinascimento della nostra città che abbia al suo centro i bisogni dell’uomo e non della macchina”.
Infine, l’iniziativa ha voluto richiamare l’amministrazione comunale ad impegnarsi per ZTL, autobus, bike sharing, parcheggi periferici, nuove aree pedonali, zone 30. Per restituire il centro storico alle persone, allontanando auto ed inquinamento – si conclude ancora – per un rinascimento della nostra città che abbia al suo centro i bisogni dell’uomo e non della macchina”.