MANDRACCHIA: “SEDE LEGALE DEL COMUNE DI SCIACCA TRASFERITA IN PIAZZA MARIANO ROSSI”
“In politica c’è sempre chi comanda e chi esegue gli ordini di scuderia”.
Così il consigliere comunale di Sel Paolo Mandracchia commenta la nomina ad assessore di Davd Emmi da parte del sindaco, con evidente riferimento al fatto che il primo cittadino continua ad ubbidire agli ordini di scuderia e non guarda agli interessi della città, affiandosi al Manuale Cencelli.
“Un Sindaco che appare scollegato dalla realtà politica che lo circonda – dice Mandracchia – e che non si rende conto di avere perso sia la maggioranza sia la tanto decantata autorevolezza, già notevolmente scalfita dai rapporti con Regione, Girgenti Acque, Terme, ASP, Anas, etc”.
“La scelta di David Emmi, decisa dal Senatore Marinello ancor prima delle dimissioni di Vincenzo Porrello – continua l’esponente di Sel – rappresenta un’altra tappa dell’operazione “trasferimento sede legale del Comune” da Via Roma a Piazza Mariano Rossi. Per il Sindaco i problemi continuano poiché, eseguito l’ordine del Senatore Marinello, sarà alle prese con la nomina del Vice Sindaco e anche in questo caso, nonostante i suoi proclami di autonomia decisionale, attenderà qualche altro ordine. I saccensi assistono confusi a questi giochi di bassa lega politica – continua – che hanno l’esclusivo obiettivo di gestire il potere, e restano in attesa che siano presi in considerazione i reali problemi della città”.
Per Mandracchia, la Giunta Di Paola, che avrebbe dovuto cambiare le sorti di Sciacca, ha mostrato tutti i limiti politici e amministrativi, non si possono perdere quattro mesi per nominare un assessore e il vice Sindaco: “Dal punto di vista amministrativo – aggiunge – l’azione profusa è sotto gli occhi di tutti, i problemi che un tempo erano di facile soluzione oggi sono diventati complicatissimi e le ricette che distribuivano quotidianamente per curare i mali della città sono state stracciate dalla mediocrità e dalla incapacità”.
Infine, un augurio ad Emmi: “Buon lavoro al neo assessore – conclude Mandracchia – sperando che sia finita la guerra fratricida all’interno della maggioranza, auspico che l’Amministrazione riponga nel cassetto il manuale Cencelli e si occupi finalmente di Sciacca e che il sindaco si renda conto che non è bello fare politica con il ruolo di ostaggio”.