MANDRACCHIA “LONE WOLF”
Lo scontro politico tra il consigliere comunale di Sel Paolo Mandracchia ed i partiti di maggioranza, richiama l’assenza di un’attività di opposizione da parte dei partiti che fanno parte della minoranza solitaria. Se i partiti che sostengono il sindaco Di Paola hanno fatto da scudo al sindaco e con tutte le sigle sono scese in campo quando il primo cittadino è stato criticato in seguito alle affermazioni fatte dopo la riunione di maggioranza, lo stesso non accade dall’altra parte della barricata, dove l’esponente di Sel viene lasciato praticamente solo. Non che l’interessato ne faccia un problema, ma è un fatto che lascia stupiti in una città dove il dibattito politico è sempre stato piuttosto vivace.
E stupisce come nessuno dell’attuale minoranza, ex maggioranza, si intesti l’esito positivo di tanti progetti presentati nell’era Bono, oggi finanziati nell’ambito dei vari piano comunitari e regionali.
A difesa di Mandracchia scendono in campo i “vendoliani” saccensi, con il componente del coordinamento regionale Franco Gulino, in riferimento all’etichetta che il consigliere Michelangelo Graffeo ha dato di Mandracchia, è cioè di “comunista”.
“Se con la definizione “COMUNISTA” il consigliere Michelangelo Graffeo voleva dequalificare il consigliere Paolo Mandracchia – commenta Gulino – credo abbia ottenuto il risultato opposto. I cosiddetti “COMUNISTI” italiani, sono ben consci del ruolo di liberazione culturale e sociale che hanno avuto dal 48 in poi nel raggiungimento di conquiste di libertà che altrimenti non ci sarebbero state, l’appellativo “COMUNISTA”, per chi è di sinistra non è un offesa, ma un gagliardetto da portare sul bavero della giacca! In ogni caso, la cosa che stupisce di più non è la predica, ma da quale pulpito proviene, forse il Graffeo ha già dimenticato i suoi trascorsi nell’IDV, che a memoria, mi pare abbia sempre marciato a braccetto con i “COMUNISTI” e nel lungo periodo delle sua militanza in quel dì, non ricordo mai un Graffeo disturbato da questa situazione, lo ricordo invece ancora consigliere dell’IDV e coordinatore cittadino, inveire verso la destra Berlusconiana di cui oggi fa parte con la stessa veemenza dei toni forti di quelli usati oggi: potenza della colla spalmata sulle sedie del consiglio comunale”.
Gulino e Graffeo, ma questo è un dettaglio, andavano a braccetto in Idv.