MANCATA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE BILANCIO, EZIO DI PRIMA: “NON E’ STATA MIA COLPA”
Il consigliere comunale di maggioranza, Ezio Di Prima, che è anche presidente della Commissione Bilancio, interviene sul mancato svolgimento della medesima Commissione in occasione del Consiglio Comunale tenutosi venerdì scorso.
In una nota, Ezio Di Prima vuole scrollarsi la colpa per “non generare nei cittadini l’idea che ci sia stata una mancata volontà da parte dello scrivente nel convocare la Commissione o, peggio ancora, che ci siano stati errori o altre situazioni spiacevoli causati dal sottoscritto e che, di conseguenza, non si sia fatto ciò che era giusto fare per consentire al Consiglio Comunale di discutere sull’applicazione del disavanzo di gestione 2018 e sulle variazioni di bilancio al Dup e al Bilancio di Previsione 2018/2020”.
Di Prima scrive che “sin da venerdì 23 novembre, dopo avere ricevuto l’ultima proposta da esaminare in commissione (quella della variazione al Dup e al Bilancio), e precisamente alle ore 13.57, il sottoscritto si è sin da subito attivato con i componenti della commissione per valutare la possibilità di svolgere la commissione lunedì 26 novembre stesso, considerato che nella serata dello stesso giorno c’era il Consiglio Comunale già convocato. Senza ottenere, purtroppo, la disponibilità da parte dei componenti della commissione”.
Di Prima continua la sua spiegazione: “Superata la giornata di lunedì il sottoscritto si è di nuovo attivato per fare commissione nelle giornate di mercoledì 28, giovedì 29 e venerdì 30 ottenendo la disponibilità dei consiglieri per fare commissione solamente per il giorno 30 novembre. In quella data solo il sottoscritto e il consigliere Mandracchia erano presenti. Erano assenti i componenti Milioti e Bono per i noti motivi politici dagli stessi spiegati in Consiglio Comunale e alla stampa. Nonostante tutto la sera stessa del Consiglio Comunale il sottoscritto ha più volte tentato di fare la commissione chiedendo e ottenendo la sospensione del Consiglio Comunale stesso, sempre ottenendo il diniego dagli stessi componenti della commissione Bono e Milioti”.