MAI COSI’, MONTAGNE DI RIFIUTI NELLA STAGIONE TURISTICA. URGE AZIONE REPRESSIVA (fotogallery)

Quando si sommano elementi devastanti, il risultato non può che essere quello presentato nelle ultime ore in alcune località di Sciacca: montagne di rifiuti. E’ sconcertante per tutti quei saccensi, la maggioranza, che stanno praticando la raccolta differenziata e si attendono all’ecocalendario e alle modalità di deposito della spazzatura negli appositi mastelli. E’ sconcertante per i turisti che hanno deciso di soggiornare a Sciacca spendendo soldi.

Le località della Tonnara, Foggia, Circonvallazione, Lumia, via Carbone, dove sono rimasti i cassonetti, si sono trasformate in montagne di rifiuti. Gli incivili abbandonano di tutto e di più, esplicitando il loro rifiuto ad effettuare il porta a porta e la differenziata. Sabato mattina le ditte Bono-Sea hanno effettuato il ritiro dell’umido. Stamattina anche. Ma le montagne di rifiuti provocate dagli incivili, anno l’idea di un’emergenza che non c’è stata. Nei cassonetti c’è di tutto e di più, segno è che il concetto della differenziazione in un gruppo nutrito di incivili non è entrato.

La Regione ha una colpa pesante. Lo scorso 31 maggio sono scadute le autorizzazioni a conferire negli impianti di compostaggio e nelle discariche. Ancora oggi si attende dalla Regione una proroga. Tale ritardo comporta che gli autocompattatori sono pieni e da oggi non possono più ritirare la spazzatura.

Rimane il fatto che girare per quelle zone trasformate in discariche trasmette una sensazione bruttissima. Trasmette quasi la sensazione della resa, di vivere in una città e in una Regione dove la speranza di migliorare si affievolisce sempre più.

Filippo Cardinale