Mafia e droga, 19 condanne in appello a seguito dell’operazione Kerken
AGRIGENTO- Diciannove condanne è una assoluzione, è questa la cifra della sentenza di secondo grado che i giudici della Corte di appello di Palermo hanno emesso nel processo scaturito dalla maxi operazione antimafia Kerken che ha disarticolato il clan riorganizzato dal boss Antonio Massimino. Il boss di Villaseta avrebbe riorganizzato il clan con estorsioni a tappeto e con un vasto traffico di cocaina.
La Corte ha confermato l’unica assoluzione decisa in primo grado che era stata impugnata, quella del commerciante di auto Salvatore Ganci, 48 anni, accusato di avere commissionato al capomafia una rappresaglia ai danni di un uomo vicino al clan che lo aveva truffato acquistando un’automobile del suo negozio con un assegno falso.
L’operazione della Dia è scattata il 4 marzo del 2019: altri sei imputati sono sotto processo al tribunale di Agrigento. Il processo concluso è quello relativo al troncone abbreviato. Le pene decise, quindi, sono ridotte di un terzo per effetto del rito speciale.
Così hanno deciso i giudici della Corte di appello. Marco Davide Clemente: 9 anni e 2 mesi (9 anni e 6 mesi in primo grado); Sergio Cusumano: 8 anni e 4 mesi (12 anni e 8 mesi); Alessio Di Nolfo: 11 anni e 4 mesi (12 anni); Eugenio Gibilaro: 7 anni e 4 mesi (10 anni); Domenico La Vardera: 3 anni e 8 mesi (8 anni e 8 mesi); Domenico Mandaradoni: 4 anni (8 anni); Gerlando Massimino: 10 anni (12 anni); Antonio Messina: 9 anni e 4 mesi (12 anni); Giuseppe Messina: 12 anni, 10 mesi e 20 giorni (20 anni); Andrea Puntorno: 4 anni (8 anni); Calogero Rizzo: 4 anni (5 anni); Giuseppe Tornabene: 8 anni e 4 mesi (8 anni e 8 mesi); Francesco Vetrano: 16 anni e 1 mese (20 anni); James Burgio: 8 anni (8 anni); Salvatore Capraro: 9 anni (9 anni); Fabio Contino: 8 anni (8 anni); Salvatore Ganci: assoluzione (conferma); Antonio Massimino: 20 anni (20 anni); Liborio Militello: 8 anni (8 anni); Luca Siracusa: 8 anni (8 anni).
La Corte ha accolto, seppure non interamente, gran parte delle tesi dei difensori.