MAGGIORANZA, PIT STOP? NO, PROFONDA MANUTENZIONE. CUSUMANIANI DISERTANO LA RIUNIONE

Caldo afoso, maggioranza che si surriscalda. Il clima è torrido con vento di Scirocco che soffia e porta sabbia sulla maggioranza. Alle tre di oggi è stata convocata la riunione di maggioranza. Sarebbe arrivato il niet di Nuccio Cusumano alla partecipazione dei suoi. Dunque, niente Sciacca Democratica, costola del PD, al tavolo indetto dal sindaco Francesca Valenti. Segnale, questo, che la dice lunga, ma soprattutto fa emergere una riflessione all’interno del socio di maggioranza della maggioranza che sostiene la Giunta (scusate il bisticcio di parole).

All’interno della maggioranza c’è la consapevolezza che la macchina Valenti non gira come dovrebbe, o come si sperava dovesse andare. Il motore della macchina del cambiamento non va, stenta, perde colpi. Non è una semplice questione di pit stop per cambio immediato delle gomme. Qui c’è da revisionare la macchina, cambiare componenti.

Il rimpasto della Giunta, che sembrava essere programmato per settembre, parrebbe una priorità da portare a termine prima delle ferie. Ci sono un paio di assessori da sostituire. Una è Annalisa Alongi. La sostituzione avverrebbe non per poca efficienza, ma per esigenze del manuale Cencelli. Cusumano, oltre a registrare tempi lenti della macchina amministrativa Valenti (l’ex parlamentare registra, in giro, tanti malumori), vuole la seconda presenza in Giunta. Quindi, fuori Alongi e dentro Gulotta.

Sarebbe un’operazione che danneggerebbe l’immagine dello stesso sindaco, anche perché dovrebbe giustificare all’opinione pubblica una sostituzione squisitamente cencelliana. Non solo, sarebbe penalizzata la lista del sindaco che non ha nessuna presenza in Giunta, nonostante abbia contribuito positivamente dal punto di vista dei consensi, a beneficio dell’intera maggioranza.

Tentennerebbe anche l’assessore Giuseppe Neri, subentrato dopo la morte dell’ingegnere Michele Buscarnera. E’ in quota Sicilia Futura, che non c’è più, si è liquefatta insieme ai due deputati regionali che la rappresentavano, Michele Cimino e Totò Cascio. L’assessore Neri oggi è politicamente fragile.

La maggioranza, sta di fatto, a distanza di un anno, sembra vivere le fibrillazioni del periodo Vito Bono. Le emergenze sono tante, nessuna risolta. Le novità annunciate a gran voce durante la campagna elettorale non ci sono, la gente non le riscontra. Semmai, c’è una sorta di “copia e incolla” piuttosto mal riuscito.

Molto probabilmente, la maggioranza dirà che “tutto va bene”. Ma è solo un’esigenza diplomatica.

Filippo Cardinale