MAGGIORANZA: “MUSUMECI E RAZZA DIANO CONTO DELL SCELTE PER GLI OSPEDALI DI SCIACCA E RIBERA”
Le dichiarazione dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, hanno inevitabilmente generato reazioni nel mondo politico saccense. La vicenda ruota attorno alla insistente richiesta di chiarimenti sulla trasformazione organizzativa dell’ospedale di Sciacca che fa seguito alla nomina di un commissario at acta relativamente alla emergenza coronavirus. Un a richiesta che nasce dalle istituzioni dei Comuni limitrofi e, ovviamente dal Comune di Sciacca.
Oggi, alle dichiarazioni di Razza, fa eco una nota dei consiglieri comunali di maggioranza, stupiti “dal tono e dal contenuto” delle dichiarazione rilasciate dall’assessore Razza.
Una dichiarazione dai toni alti nei confronti della quale i consiglieri di maggioranza evidenziano che “mentre a Palermo si discute, i comuni siciliani vivono la condizione di un’autentica polveriera, sia sul piano sociale che sul piano economico ed occupazionale, e che l’onere di gestire una fase così difficile è affidata prevalentemente ai sindaci i quali, quando lo ritengono opportuno, hanno il dovere di alzare la voce e stigmatizzare, senza che ciò venga scambiato per mero allarmismo, ciò che può, anche solo potenzialmente, determinare nocumento o pregiudizio ai diritti e alle prerogative dei propri amministrati”.
Sostengono come “il sindaco di Sciacca, in questo sostenuto dai colleghi del territorio gravitante su Sciacca hanno il diritto di manifestare apertamente il proprio dissenso rispetto alle attuali scelte assunte dal Governo regionale, che riteniamo debbano essere chiarite e argomentate, attraverso un’azione di costruttivo confronto e di concertazione, che finora, a detta degli stessi sindaci, non c’è stata o, comunque, non è stata adeguata al momento”.
Intravedono anche una sorta di discriminazione, considerato che “tali perplessità sono ancora più amplificate dal fatto che in Sicilia sembra si adottino trattamenti diversi, a seconda della Provincia di riferimento”, con l’auspicio di “non doverci accorgere che, perfino dentro i presidi sanitari della stessa ASP di Agrigento, si adottano linee e trattamenti diversi”.
“Il governo regionale, dunque, scenda dal piedistallo e spieghi meglio le ragioni delle scelte assunte sugli ospedali civili di Sciacca e Ribera, sia per il presente che per il futuro. Chi ha responsabilità di governo ha il dovere di assicurare ai territori un’azione improntata all’insegna della collaborazione e del reciproco rispetto istituzionale”, aggiungono.
Non poteva mancare un’osservazione rivolta al centrodestra.”Stupisce come autorevoli esponenti di questa maggioranza di centrodestra, con prestigiosi ruoli all’interno delle commissioni parlamentari, si celino dietro la presunta carenza di competenze, rispetto a materie che ricadono nell’ambito delle proprie prerogative istituzionali e che pertanto imporrebbero posizioni più nette e chiare”. E’ abbastanza evidente il riferimento al deputato regionale Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della Commissione Salute all’Ars.