MAFIA, PROCESSO “NUOVA CUPOLA”, LA DIFESA CHIEDE L’ASSOLUZIONE PER LEO SUTERA

Nell’ambito del processo di mafia denominato “Nuova Cuipola”, l’avvocato Nicola Grillo, difensore del boss di Sambuca di Sicilia Leo Sutera, ha richiesto  l’assoluzione. 

Sutera è ritenuto il capo di Cosa Nostra della provincia di Agrigento. In precedenza l pubblica accusa aveva richiesto la condanna a 18 anni di carcere. Pubblica accusa rapprsentata dai pubblici ministeri della Dda di Palermo, Rita Fulantelli ed Emanuele Ravaglioli.

All’interno dell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, dinnanzi al gup di Palermo Daniela Cardamone, ieri hanno discusso gli avvocati Collura, Re, Vaccaro e Nicotra, in rappresentanza rispettivamente degli imputati: Giorgio Traina, 55 anni, di Porto Empedocle, Roberto Romeo, 32 anni, di Porto Empedocle, Salvatore Russo Fiorino, 65 anni, di Raffadali, e Pasquale Vetro detto Lino, 55 anni, di Favara. Per tutti è stata chiesta l’assoluzione.

Il processo è stato poi aggiornato al 3 ottobre prossimo con la discussione dell’avvocato Antonino Gaziano, per gli imputati Roberto Lampasona, 36 anni, di Santa Elisabetta, Antonino Mangione, 32 anni, di Raffadali, e Maurizio e Stefano Alessandro Rizzo di 40 e 37 anni, il primo di Agrigento, il secondo di Santa Elisabetta. Alla sbarra ci sono complessivamente 40 imputati ritenuti appartenenti alle cosche mafiose dell’agrigentino. I magistrati della Dda hanno chiesto trentanove condanne per complessivi 369 anni e 8 mesi di carcere, un’assoluzione, mentre una posizione precedentemente è stata stralciata. La pena più alta: 20 anni di reclusione per il palmese Francesco Ribisi. La sentenza del processo dovrebbe slittare ancora.

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